Star Trek Beyond per multi-schermo, la frontiera dei cinema

J.J.Abrams sta lavorando a una versione di Star Trek Beyond per i nuovi cinema multi-schermo Barco Escape. Si parla di un'esperienza visiva a 270°.

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a cura di Dario D'Elia

Il prossimo Star Trek Beyond, tredicesimo capitolo della grande saga cinematografica, sarà disponibile anche in una versione speciale per i cinema multi-screen "Barco Escape". È un assaggio di futuro quello dei 16 cinema più innovativi del mondo – per lo più in America e 2 in Belgio - che diventeranno 50 entro l'estate. Rispetto agli Imax e le sale con Dolby Digital o Atmos, qui si parla di tre mega schermi che consentono un'esperienza "immersiva" con una visione a 270°.

barco escape cinema
270° di visione nei Barco Escape

In pratica in fase di produzione i registi possono immaginare un racconto visivo che approfitta di un colpo di sguardo più ampio oppure giocare con diverse inquadrature per ottenere una narrazione più intrigante. "Avevo visto una demo l'anno scorso e immediatamente ho iniziato a parlarne con J.J. Abrams (il regista, NdR.)" ha raccontato il produttore di Bad Robot Technology, Ben Rosenblatt.

new star trek beyond

"Quando siamo in cerca di partner proviamo a pensare 'Ok, cosa sarebbe creativamente eccitante per noi, e cosa lo sarebbe per l'audience per migliorare l'esperienza nelle sale?'. Abbiamo trovato in Barco Espace un valore aggiunto come negli Imax, Dolby per i cinema Dolby Vision e audio Atmos".

Star Trek Beyond comunque non approfitterà dei tre schermi per l'intera durata della pellicola ma solo per 20 minuti al massimo, probabilmente i momenti in cui i 270° di visione regaleranno un'emozione in più. Si pensi ad esempio alla plancia dell'Enterprise.

J.J. Abrams è sempre stato cauto nell'abbracciare nuove tecnologie. Ad esempio era contrario all'impiego del 3D ma poi dopo aver visto la Star Destroyer di Star Wars in questo formato ha cambiato idea. La sola visione tridimensionale dell'astronave, a suo parere, giustificava l'esborso in più nelle sale cinematografiche.

Napoleon Triptych LG

È interessante comunque notare come nel cinema tutto si ripeta alla fine: era infatti il 1927 quando il regista francese Abel Gance sperimentò nel suo celebre film Napoleon, l'uso di tre schermi, con i due laterali destinati in alcuni momenti a mostrare inquadrature diverse, che aggiungevano senso e profondità a quanto narrato nello schermo principale, aumentando anche il tasso di spettacolarità della pellicola.

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