Star Trek Strange New Worlds: le origini di Numero Uno

Il terzo episodio di Star Trek Strange New Worlds svela le origini di Numero Uno

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a cura di Manuel Enrico

Star Trek Strange New Worlds ha svelato le origini di Numero Uno, personaggio cult nel mito di Star Trek. La nuova seria di Star Trek, spin-off di Star Trek Discovery e ambientata pochi anni prima della serie originale, si basa sulla figura del capitano Christopher Pike (Anson Mount), rifacendosi a eventi raccontati principalmente nel doppio episodio della serie classica L’ammutinamento. All’interno di questa linea narrativa, al fianco del capitano Pike sulla plancia dell’Enterprise come primo ufficiale c’è il personaggio per anni noto come Numero Uno, interpretato da Rebecca Romjin, figura da sempre avvolta dal mistero, ma con il terzo episodio della sua prima stagione, Star Trek: Strange New Worlds finalmente svela le origini di Numero Uno.

La nascita di Numero Uno risale agli albori di Star Trek, quando Gene Roddenberry aveva presentato un primo pilot per la sua serie, The Cage. In questa prima forma di Star Trek, al comando dell’Enterprise c’era il capitano Christopher Pike (Jeffrey Hunter), e il primo ufficiale era una donna umana, nota solo come Numero Uno. Volto del personaggio era Majel Barrett, nome caro ai trekkie per esser divenuta non solo mogli di Gene Roddenberry, ma anche parte integrante del mito di Star Trek, interpretando l’infermieria Christine Chapel nella serie classica e Lwaxanna Troi in The Next Generation, oltre a essere la ‘voce’ del computer di bordo dell’Enterprise.

Il terzo episodio di Star Trek Strange New World svela le origini di Numero Uno

Quando The Cage (in italiano ‘Lo zoo di Talos’) venne scartato, Numero Uno sparì dalle successive versioni della sceneggiatura del nuovo pilto, riservando il ruolo del primo ufficiale al vulcaniano Spock (Leonard Nimoy). Numero Uno, tuttavia, comparve nuovamente in L’ammutinamento, episodio creato utilizzando parte del girato di The Cage. Solo con l’apparizione dell’equipaggio dell’Enterprise nella seconda stagione di Star Trek: Discovery il personaggio di Numero Uno è stato debitamente introdotto nella continuity della saga, ruolo che ora viene sviluppato ulteriormente nella nuova serie, occasione che ha consentito a Star Trek Strange New Worlds di esplorare le origini di Numero Uno.

Nel creare il personaggio per The Cage, Gene Roddenberry aveva voluto mantenere un certo mistero intorno alla sua figura, non volendo svelare il suo passato né il vero nome. Complice il non avere dovuto sviluppare ulteriormente il personaggio, Roddenberry è riuscito a preservare questo mistero, anche se Majel Barrett, al momento di interpretare Numero Uno, aveva immaginato un background del personaggio che la vedeva come un ‘clone proveniente da un pianeta in cui le persone sono considerate numeri’, motivando la qualifica di Numero Uno come sinonimo di eccellenza. Un principio che è stato utilizzato come ispirazione per raccontare le origini di Numero Uno in Star Trek Strange New Worlds.

Dopo aver scoperto che il vero nome di Numero Uno è Una Chi-Riley, con il terzo episodio, Ghosts of Illyria, scopriamo che l’ufficiale interpretato da Rebecca Romijn appartiene a una specie aliena, gli Illyrian. Un tratto che rende questo personaggio particolarmente interessante, considerato che gli Illyrian sono considerati un popolo pericoloso dalla Federazione, a causa della loro tradizione di ricorrere all’ingegneria genetica per potenziare e adattare i propri geni a diversi ambienti ostili.

All’interno della Federazione Unita dei Pianeti, le pratiche di manipolazione genetica sono severamente bandita, in seguito alle Guerre Eugenetiche, conflitto che contrappose un gruppo di umani geneticamente potenziati, guidati da Kahn Noonien Singh, portando l’umanità a bandire questa pratica. Tema che in Star Trek Strange New World è stato introdotto con la presenza dell’ufficiale della sicurezza La’an Noonien Singh, discendente del leader della rivolta dei Potenziati, come erano stati ribattezzati li umani geneticamente potenziati che causarono le Guerre Eugenetiche. Secondo quanto rivelato in Ghost of Illyrian, anche Numero Uno, in quanto Illyrian, sarebbe quindi stata sottoposta alla procedura di potenziamento genetico della sua civiltà, motivo che ha spinto Una Chin-Riley a mentire sulle proprie origini pur di unirsi alla Flotta Stellare.

La rivelazione delle origini di Una Chin-Riley la pone all’interno di una tematica narrativa cara a Star Trek, che sin dalla prima serie è stata declinata in altre produzioni del franchise, come Deep Space Nine, dove veniva rivelato che Julian Bashir era un potenziato, o Enterprise, dove grazie all’ingegneria genetica veniva curata una rara malattia klingon. Nelle mani degli sceneggiatori di Star Trek Strange New Worlds, il tema dei Potenziati è divenuto una storia che rende pieno onore allo spirito del franchise, consentendo di esplorare anche il passato di alcuni personaggi della nuova serie di Star Trek.