Willy, il Principe di Bel-Air: Alfonso Ribeiro spiega perché non ci sarà mai un reboot

In un'epoca di reboot, remake e revival, Alfonso Ribeiro racconta perché non ci sarà mai per Willy, il Principe di Bel-Air.

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a cura di Roberto Tavecchia

In un'epoca in cui tutte le serie più amate sono tornate con reboot, remake e revival, è veramente strano che uno degli show più amati degli anni “90, Willy, il Principe di Bel-Air, manchi all'appello. Il motivo? Ce lo spiega Alfonso Ribeiro.

Prodotta da 20th Century FOX e trasmessa da NBC, la sitcom è andata in onda dal 1990 al 1996 per un totale di 148 puntate suddivise in sei stagioni. La storia (come la celebre sigla cantata da Edoardo Nevola, doppiatore italiano di Will Smith rappava) racconta dell'esuberante adolescente Will, che in seguito all'ennesima bravata con le sue cattive amicizie di Philadelphia viene spedito da sua madre a Bel-Air, dove vive la ricca famiglia della sorella. L'intenzione è quella di mettere in riga Will con una famiglia alto-borghese e garantirgli l'istruzione adeguata per costruirsi un futuro anziché diventare un criminale in qualche gang di strada. La convivenza tra Will e il rigido zio Phil, avvocato di successo, e l'invidioso e snob cugino Carlton non renderanno la “vita da ricchi”, una passeggiata.

Da allora molti si sono chiesti come mai, nessuno abbia mai pensato di rilanciare la serie che consacrò Will Smith al grande pubblico, la risposta arriva da Alfonso Ribeiro, l'interprete di Carlton: “Continuerò sempre a ripeterlo, non ci sarà mai, e probabilmente mai e poi mai un reboot di Willy, Il Principe di Bel-Air, senza James Avery. Nonostante Will Smith fosse la star della serie, il cuore dello show è sempre stato lo zio Phil.” James Avery, l'interprete di Phillip Banks, morì nel 2013 all'età di 68 anni in seguito alle complicazioni di un intervento cardiaco, Will Smith in relazione alla sua morte commentò: “Alcune dei più grandi insegnamenti nella recitazione, nella vita e nell'essere un uomo rispettabile furono impartite da James Avery. Ogni giovane uomo ha bisogno di uno zio Phil nella sua vita, che riposi in pace.”

“Ai tempi stoppammo la serie perché pensammo che al punto in cui eravamo arrivati non ci fosse rimasto nient'altro di meglio da raccontare di quanto avessimo già fatto”, continua Ribeiro “Il concept dello show era che Will si trasferisse a Bel-Air per cambiare la sua vita. Lo ha fatto, e la sua vita è cambiata. Dove è andato? Penso che le storie che dovessimo raccontare, le abbiamo raccontate tutte. Penso che il momento giusto di terminare la storia fosse quello. Quindi, è stato difficile lasciare andare la serie, “facciamone un'altra stagione”, dicevano. Tu non puoi semplicemente metterti lì e rifare Will, il Principe di Bel-Air.”

La serie completa di Willy, il Principe di Bel-Air è disponibile su Netflix.

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