Nvidia, il CEO si pente di aver creato un'azienda miliardaria

Durante una lunga intervista, Jensen Huang ha ammesso che se potesse tornare indietro di 30 anni, non fonderebbe NVIDIA.

Avatar di Marco Pedrani

a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

In occasione dei 30 anni di NVIDIA, Jensen Huang, CEO dell’azienda, ha partecipato a un’intervista di AcquiredFM dove ha rivelato dettagli e retroscena curiosi e interessanti. Il più strano? Se potesse tornare indietro di 30 anni, Huang non creerebbe NVIDIA. L’affermazione vi coglierà di certo di sorpresa, visto che parliamo di una società che vale più di un triliardo di dollari e che ha fatto la fortuna di Huang.

Costruire NVIDIA si è rivelato un milione di volte più difficile di quanto mi aspettassi

Nel corso dell’intervista, che potete recuperare direttamente dal video qui sotto, Huang ha ammesso che non vorrebbe ripetere gli stessi passi. “Costruire NVIDIA si è rivelato un milione di volte più difficile di quanto mi aspettassi”, ha detto, aggiungendo poi “penso che sia troppo. È proprio troppo”. Un’affermazione che di certo troverà d’accordo molti imprenditori di successo, ma che difficilmente giustifica un eventuale “se potessi tornare indietro, non lo rifarei”, visto l’azienda che è NVIDIA oggi. 

C’è da dire che Huang non sembra rimpiangere le proprie scelte, quanto più valutare il percorso da osservatore esterno e imparziale; il dolore, la sofferenza, la vergogna e l’imbarazzo provati sono, secondo il suo punto di vista, troppi. Nonostante questo, Huang è (ovviamente) propositivo: “Mi sto ancora divertendo immensamente e sto aggiungendo un po’ di valore, ma questa è davvero l’astuzia di un imprenditore”. Secondo Huang, lui e gli altri imprenditori di successo hanno qualcosa di innato che li spinge a intraprendere progetti che altri considerano impossibili.

Altro passaggio interessante dell’intervista fa riferimento al debuto di RIVA 128 nel 1997, uno dei momenti cruciali di NVIDIA che ne hanno decretato il successo. Il CEO afferma che l’azienda era con le spalle al muro, con a disposizione solo sei mesi di liquidità e niente più fondi; decise di puntare tutto su Microsoft DirectX, creando un chip più grande e con memorie più veloci e di dimensioni maggiori, spendendo molto più di quanto facevano i concorrenti.

Il problema però era che senza fondi, non era possibile testarlo fisicamente. RIVA 128 venne quindi mandato in produzione con alle spalle solo test simulati e non reali, una vera e propria scommessa. Una volta prodotto il chip, NVIDIA scopri che solo 8 delle 32 modalità di fusione di DirectX erano supportate dal chip; tuttavia, la GPU ebbe comunque successo, principalmente (ma non solo) per essere la “prima al mondo con pipeline completamente accelerata a livello hardware per il rendering 3D”.