Yellowjackets, recensione del primo episodio della nuova serie horror di Sky

Horror psicologico, cannibalismo, romanzo di formazione e una storia di sopravvivenza si uniscono per dare vita a Yellowjackets.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Siamo negli anni '90. Le Yellowjackets sono una squadra femminile composta da ragazze molto talentuose che si sono guadagnate un posto per giocare nelle finali nazionali. Mentre stanno viaggiando proprio per andare a disputare un'importante partita, un gravissimo incidente aereo costringe chi non è morto nel disastro a cercare ogni modo possibile di sopravvivere. E se credete che delle ragazzine disperse nella foresta possano arrivare al massimo a tirarsi i capelli, siete molto distanti da ciò che vedrete in questa serie, incluso il cannibalismo.

25 anni dopo, rivediamo cosa ne è stato delle vite di alcune di quelle sopravvissute: anche a causa della morbosa curiosità popolare che si ridesta in concomitanza con il triste anniversario, scopriamo che quel terribile passato non è mai diventato solo un ricordo. Ciò che queste donne hanno visto e hanno fatto da ragazze, in quella foresta, non può essere cancellato con un colpo di spugna. E ora, quel passato è tornato a bussare alle loro porte.

Yellowjackets - l'unione di più generi narrativi: i racconti di sopravvivenza

Senza scendere nei dettagli della trama di Yellowjackets più di quanto abbiamo già fatto, la nuova serie originale Showtime si presenta come un interessante esperimento narrativo.

Innanzitutto, troviamo la tematica della sopravvivenza a un incidente aereo le cui nefaste conseguenze degenerano al punto da spingere i sopravvissuti a cannibalizzare i cadaveri dei propri compagni deceduti nell'incidente o cacciati e uccisi con il preciso scopo di nutrirsi delle loro carni. In questo, si rivedono due fonti di ispirazione principali: il disastro aereo del Volo 571 avvenuto nelle Ande nel 1972 dove morirono 29 persone e ne sopravvissero solo 16, alcune delle quali facendo anche ricorso al cannibalismo. E Il Signore delle Mosche, romanzo di William Golding del 1954 (potete acquistarlo qui su Amazon) che vede come protagonisti i ragazzini sopravvissuti al suddetto incidente mentre cercano di riorganizzarsi in una sorta di società..

La stessa Ashley Lyle, ideatrice e sceneggiatrice di Yellowjackets insieme a Bart Nickerson, ha dichiarato in una recente intervista con il New York Times di essere rimasta molto colpita dalla notizia, quattro anni fa, di un remake del Signore delle Mosche, aggiungendo di voler raccontare come si sarebbero comportate delle ragazze in quelle condizioni così estreme. Dopo la visione del primo episodio di Yellowjackets non possiamo sapere quanto in profondità verrà esplorato il passato delle protagoniste, ma già dalle poche scene che abbiamo potuto vedere si evince che gli atti di violenza di cui si sono macchiate non si limitano al cannibalismo.

Yellowjackets e il romanzo di formazione

Incidentalmente questa tematica si inserisce in quella del romanzo di formazione, con riferimento sempre al Signore delle mosche. Non vediamo però le ragazze soltanto nella loro veste più selvaggia, ma anche com'erano prima di quell'incidente, quali fossero i rapporti che le legavano, oltre all'appartenenza alla stessa scuola e squadra di calcio.

Una scelta stilistica apprezzabilissima per questo primo episodio di Yellowjackets è proprio il fatto che vediamo le protagoniste in tre diverse fasi della loro vita (da adolescenti prima dell'incidente, da adolescenti quando vivevano allo stato brado disperse nella foresta e da adulte), in una successione di questi diversi piani temporali che si intersecano fra di loro, ma senza alcun senso di continuità.

Queste tre fasi della vita delle donne vengono infatti presentate come a sé stanti, disconnesse l'una dalle altre, ma è una scelta stilistica ben voluta: non sapere cosa abbia trasformato quelle ragazzine prima in cannibali assassine e in seguito in donne all'apparenza del tutto normali stuzzica infatti la curiosità dello spettatore, il quale, per soddisfarla, viene stimolato a vedere l'episodio successivo.

L'horror psicologico in Yellowjackets

Dal punto di vista strutturale, il primo episodio di Yellowjackets si presenta come un alternarsi di scene ambientate cronologicamente in periodi diversi, ma non vengono fornite moltissime informazioni sulle protagoniste, come è giusto che sia. Questo espediente narrativo però contribuisce a creare un senso di continuità laddove, come detto in precedenza, sembrerebbe non esserci: quel senso di inquietudine, l'angoscia, quella sete di sangue forse mai del tutto sopita, le vecchie conflittualità di alcuni rapporti; tutto questo costituisce il filo conduttore che lega il presente a un passato che non è mai davvero passato.

Inoltre, questi sono elementi che caratterizzano Yellowjackets anche come un horror psicologico, mostrando così una faccia dell'orrore diversa dalla violenza fisica e dal cannibalismo, a dimostrare che il dramma e le atrocità di quei giorni hanno avuto un impatto sulle protagoniste sia dal punto di vista fisico che da quello mentale e psicologico.

Christina Ricci, Juliette Lewis e le altre ragazzacce di Yellowjackets

Juliette Lewis, conosciuta per la sua performance in Assassini Nati - Natural Born Killers di Oliver Stone del 1994 (acquistate la vostra copia del film in Blu-Ray qui su Amazon), e Christina Ricci, la Mercoledì della Famiglia Addams che sarà presente anche in Matrix Resurrections, sono i due nomi più conosciuti nel cast di Yellowjackets, del resto sempre più attori cinematografici stanno sperimentando con buoni risultati, negli ultimi anni, la recitazione anche nelle serie televisive.

La performance degli attori contribuisce a creare quel senso di inquietudine che aleggia su tutto il primo episodio di Yellowjackets, mostrandoci come, a volte, quelle ragazzine avessero già dimostrato di non essere proprio delle sante anche prima che l'incidente e la scarsità di cibo le trasformassero in mostri. Visivamente, questo senso di angoscia e freddezza è trasmesso anche attraverso la predilezione per una scala cromatica che verte principalmente sui toni freddi e l'asettico bianco.

Se siete alla ricerca di una serie horror sia violenta e sanguinolenta che di genere horror psicologico le cui protagoniste sono delle ragazzine e donne sanguinarie, Yellowjackets è la serie perfetta per voi. La trama e l'intreccio spingono a volerne sapere sempre di più, e le prove delle attrici protagoniste contribuiscono a creare una caratterizzazione avvincente e ricca di sorprese. Yellowjackets saprà stupirvi con una storia violenta sotto ogni punto di vista e un ritmo narrativo incalzante. Non vi annoierete un secondo!

Il primo episodio di Yellowjackets è disponibile per la visione in esclusiva su Sky o, in alternativa, su NOW TV. La serie completa sarà composta da un totale di 10 episodi, che verranno trasmessi su Sky a scadenza settimanale, ogni domenica. In seguito, saranno disponibili sia on demand su Sky Go che su NOW TV. Se siete curiosi di scoprire quali sono le migliori serie televisive presenti su NOW TV, leggete questo nostro articolo!