2,4 miliardi di transistor per Nvidia GT300?

Con GT300 Nvidia potrebbe presentare un chip più piccolo degli attuali ma di gran lunga più potente.

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a cura di Manolo De Agostini

Con GT200, Nvidia ha inaugurato la guerra dei chipponi (da leggere cipponi…), dalla quale AMD tenta di stare fuori, puntando per la fascia alta su soluzioni dual-GPU, costituite dall'accoppiamento di chip di fascia media.

Intel, sempre più vicina al debutto di Larrabee, sembra sulla stessa strada di Nvidia, a giudicare dalle prime immagini apparse in rete.

Cosa ci riserverà la prima generazione di prodotti DirectX 11? Nvidia, sembra sicura di aver per le mani, con GT300, un chip in grado di sbaragliare la concorrenza. 512 core, controller di memoria a 512 bit e, secondo le ultime, 2.4 miliardi di transistor impachettati in 495mm2 dal processo produttivo a 40 nm di TSMC, che al momento sta vivendo però qualche problema di troppo (leggere qui e qui). 

Si tratterebbe di un grande traguardo, una sorta di cambio di rotta, in quanto con il processo produttivo a 65 nm, gli 1.4 miliardi di transistor sono stati "racchiusi" in un'area di 576 mm2, mentre la versione a 55 nm ne richiede 490mm2. Per Larrabee, invece, si parla di 600mm2 a 45 nanometri.

 

La grandezza di un chip o il numero di transistor non sono indicatori della sua potenza, ma un chip piccolo - senza problemi di qualsiasi genere - potrebbe richiedere meno energia e di conseguenza anche un sistema di raffreddamento meno elaborato. Inoltre, un core grafico piccolo significa "più die per wafer" e quindi una resa potenzialmente maggiore, costi inferiori e prezzi più bassi, per tutti.

Secondo il sito Brightsideofnews, inoltre, non è casuale che Nvidia e i suoi partner stiano realizzando una GTX 295 a singolo PCB. "Guardatela come una sorta di prova", riporta il sito, lasciando intendere che questa è solamente una bozza che guarda al futuro, in attesa dell'arrivo di una scheda dual-GPU basata su core GT300.