Sanzioni a partire da 30mila euro

Abbiamo intervistato Assotel e Assoprovider per fare chiarezza sulla realizzazione delle reti Wi-Fi e fisiche. Hanno due opinioni diverse sull'argomento perché la legge risale al 1992 e si presta a interpretazioni differenti. In ogni caso il tema è quello della liberalizzazione del mercato.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Sanzioni a partire da 30mila euro

Ritornando all'ambito domestico, e analizzando il Decreto Ministeriale 314 del 1992, si scopre effettivamente che l'utente medio non sarebbe così libero di fare quello che vuole. Secondo Assoprovider realizzare sistemi complessi e con più di due linee renderebbe passibili di sanzione - che partono da 30mila euro fino ad arrivare a 150mila euro.

Assotel sostiene che il pericolo sia inesistente poiché chi è addetto al controllo opera da tempo cum grano salis. Insomma, gli ispettori territoriali del Dipartimento delle Comunicazioni del Mise se devono essere proprio zelanti lo fanno con le imprese. Come ad esempio è successo recentemente al gestore di un supermercato siciliano che si è realizzato in autonomia un impianto Wi-Fi con 24 accessi.

"Le sanzioni normalmente vengono comminate alle aziende prive di autorizzazione, questo è un caso limite da approfondire", ha detto Prosperi. "C'è comunque tanta discrezionalità dovuta a una legge molto vecchia di difficilissima interpretazione". In linea di massima gli utenti consumer possono stare tranquilli, mentre qualsiasi azienda sarebbe bene che procedesse con cautela. Il problema è che oggi non esiste una soglia minima (legale) di tolleranza: se realizzi una rete devi rivolgerti a uno specialista certificato.

Lo specialista certificatore che tutti vogliono

E chi sono questi professionisti? Secondo il Decreto Ministeriale 314 del 1992, solo coloro che nei tempi pre-Internet hanno lavorato sui sistemi telefonici complessi. Esperti che, se sei un imprenditore IT, puoi solo rubare alla concorrenza più grande e strutturata. Difficile insomma trovarne nei nuovi Internet Service Provider.

Gli specialisti

"Io sono Internet Service Provider e secondo la legge non posso mettere le mani sui router della mia sala macchine. È possibile?", ha aggiunto il Presidente di Assoprovider. Tutto questo vuol dire che gli associati Assoprovider sono fuori dai giochi, a meno che domani non venga istituito un nuovo patentino degli installatori o cambi del tutto la normativa vigente.