2.5D: il mito dell'accelerazione hardware 2D

Le ultime schede grafiche offrono prestazioni 2D inferiori a quelle di un chip integrato.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

2.5D: il mito dell'accelerazione hardware 2D

Le schede video dedicate sono diventate dei must have in un regno completamente a due dimensioni. Non è un segreto che queste schede forniscono eccellenti prestazioni quando si tratta di occuparsi di complesse operazioni di rendering. Tuttavia, queste schede hanno grandi problemi attualmente, specialmente quando si tratta di renderizzare effetti grafici complessi associati alle ultime versioni di Windows. D'altra parte, ciò si origina dalla complessità grafica di un'interfaccia utente Windows moderna, e diversamente, su funzioni grafiche limitate. Parliamo di questi elementi, uno alla volta.

Accelerazione 2D per funzioni di diseegno

Questa sezione si applica alla parte dell'accelerazione grafica 2D relativa al rendering nativo di uscite grafiche, da GDI attraverso la stessa scheda grafica. Questi includono semplici oggetti geometrici come pixel, linee, curve, poligoni, rettangoli ed ellissi da una parte e le loro operazioni di scaling, rendering od operazioni di pareggiamento font (come TrueType o OpenType) dall'altra.

Il supporto iniziale per l'accelerazione hardware delle cosiddette "primitive 2D" nelle schede video è una cosa del passato e manca dai prodotti consumer da diverso tempo. Oggi, l'accelerazione di funzioni grafiche a due dimensioni viene fatta come conversione digitale dall'accelerazione tridimensionale, ma è amministrata solamente e completamente dai driver della scheda grafica, non da hardware integrato sulla stessa.

Nella seconda parte di questo articolo, presenteremo e spiegheremo un benchmark che abbiamo sviluppato per la grafica a due dimensioni, che testa le funzioni grafiche 2D chiave e fondamentali. Inoltre, questo benchmark mostra che i driver esercitano una lampante e inaspettata influenza sulla grafica 2D. Abbiamo anche rappresentato una piccola selezione di nove criteri di test generali.

Testo - clicca per ingrandire

Rettangoli - clicca per ingrandire

Curve - clicca per ingrandire

Accelerazione 2.5D di un'interfaccia utente grafica

La traduzione di funzioni disegnate è solo una parte dell'accelerazione a due dimensioni. Un'accelerazione visibile e positiva è disponibile con le attuali schede video 3D che possono renderizzare, amministrare e mostrare informazioni grafiche 2.5D in hardware.

Tutto viene renderizzato immediatamente

Come funziona tutto ciò? Come con la visualizzazione 3D, le porzioni visibili e oscurate delle regioni della finestra sono renderizzate e immagazzinate nella loro interezza come regioni rettangolari virtuali, e rappresentano una visione in tempo reale di contenuti per tutte le finestre attive. In questo modo, non c'è bisogno di ricalcolare nulla quando le finestre vengono spostate o cambiate; solo ciò che è stato precedentemente oscurato ed è ora visibile deve essere disegnato, insieme con qualsiasi cosa che è cambiata dall'ultimo refresh. La scheda grafica conosce sempre la dimensione e la posizione dei rettangoli virtuali rappresentati come finestre. Usando il "depth buffer" (Z-buffer), la scheda tiene traccia dell'ordine e della priorità di visualizzazione per finestre o oggetti sullo schermo (anche conosciuto come Z-order). Così, la scheda grafica può decidere - da sola - che cosa è visibile e cosa deve essere renderizzato sullo schermo.

In sintesi:

L'accelerazione hardware include sia l'implementazione di funzioni di disegno 2D così come l'implementazione delle tecniche di layering 2.5D per finestre e visualizzazione dell'interfaccia utente.

Sarebbe assolutamente estenuante esaminare ogni versione di Windows con ulteriori dettagli. Dato che i problemi che ci hanno portato a fare questi benchmark si sono verificati solo con Windows 7, abbiamo ristretto il test a Windows XP, Vista e naturalmente Windows 7.