Usabilità

Se cercate un notebook con un'autonomia il più prolungata possibile un'opzione da considerare è l'Acer Aspire V13 con CPU Skylake, che è stato acceso in navigazione web via Wi-Fi per quasi 20 ore.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design

A una prima occhiata il nuovo Aspire V13 ricorda l'Aspire S7, l'ultrabook top di gamma di Acer con chassis bianco. In realtà i due prodotti non fanno parte della stessa famiglia de, per quanto siano al top delle rispettive gamme, a ben vedere le differenze ci sono.

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Il V13 infatti è un po' più pesante (1,7 chili contro gli 1,36 chili dell'S7), ha uno spessore di 1,9 cm contro gli 1,29 cm dell'S7, e anche nella configurazione ci sono differenze sostanziali. Però per ora l'S7 è fermo ai processori della generazione precedente, mentre il V13 sfoggia uno Skylake.

Il V13 ha una base solida, fabbricata in materiale plastico di buona qualità che non cede in alcun punto, e un coperchio con trattamento metallico e motivo a linee verticali che dà un tocco di eleganza e allo stesso tempo nasconde bene le ditate. Nel complesso quando ci si trova davanti questo prodotto si pensa a un modello di lusso.

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Tastiera e touchpad

La tastiera è in tinta con il resto della base. Sono da apprezzare il piano d'appoggio solido, i tasti di larghezza standard e l'ampia spaziatura (4 mm) che aiutano a evitare le doppie battiture. Come spesso accade con i modelli sottili i tasti hanno una corsa relativamente breve, ma la buona ammortizzazione li rende abbastanza comodi anche per lunghe sessioni di lavoro. Il modello che abbiamo ricevuto in prova era un sample con layout statunitense, quindi non possiamo giudicare la distribuzione delle lettere accentate e la forma del tasto Invio, che non è quella tipica a L rovesciata.

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Un aspetto da apprezzare rispetto all'Aspire S7 è la presenza dei tasti funzione e la mancanza di un affollamento di funzioni per ciascun tasto: nonostante il V13 sia al momento un'opzione meno lussuosa dell'S7, per chi deve digitare lunghi testi questa comodità è un vantaggio da non sottovalutare.

In compenso non abbiamo apprezzato due aspetti che non cambiano con il layout: uno è la mancanza di spazio attorno alle frecce direzionali, l'altro è l'assenza della retroilluminazione, che rende difficile lavorare in condizioni di luce ambientale fioca o assente. Se sul primo aspetto possiamo sorvolare, il secondo è una scocciatura.

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Il touchpad invece è molto buono: sfruttando tutto lo spazio a disposizione il produttore ha predisposto un'area sensibile di 10,5 x 6 centimetri, che è più che sufficiente per navigare nel sistema e tracciare le gesture multitouch senza alcun problema. Il modello è un clickpad, quindi senza tasti di selezione separati, ma gli angoli in basso sono molto morbidi da premere.

Connettività

La base meno sottile di quella dell'S7 ha permesso di predisporre una dotazione di porte più che sufficiente per le necessità più comuni. A destra ci sono due USB 2.0, la presa jack per microfono e cuffia e il vano per le schede SD. A sinistra ci sono invece la presa Ethernet per le reti cablate (senza bisogno di adattatori), l'HDMI standard, una USB 3.0 e una USB Type C.

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Al centro della cornice superiore dello schermo è integrata una webcam HD che scatta immagini con qualità nella media della categoria.

Da notare che le prese per la circolazione dell'aria sono disposte sul fondo e sul pannello retrostante. Questo è positivo perché quando userete il notebook su un piano d'appoggio non percepirete calore dai lati. Però non è consigliabile usarlo per lunghi periodi appoggiato sulle gambe perché rischiereste di provocare un innalzamento dal calore interno alla base.

Schermo

L'Aspire V13 che abbiamo ricevuto in prova ha in dotazione uno schermo da 13,3 pollici con risoluzione Full HD di 1920 x 1080 pixel e funzionalità touch. In ambienti interni le immagini sono di buon livello: riproducendo un video di animazione in alta definizione abbiamo apprezzato ogni particolare della pelliccia dei protagonisti a quattro zampe e un ottimo contrasto fra i colori accesi del cielo e dell'erba.

 

All'esterno però le cose cambiano perché la luminosità di sole 192 candele al metro quadro è insufficiente per contrastare l'effetto specchio del touchcreen. Per dare un termine di paragone, l'Aspire S7 che abbiamo provato aveva una luminosità di 236 candele, il Dell XPS 13 arrivava a 230 candele, lo Zenbook UX305 superava tutti con 316 candele.

specchietto display notebook

Il numero di colori riprodotti dallo schermo è un po' limitato, dato che si ferma al 62,2 percento della gamma sRGB, contro il 95,8% dell'Aspire S7 e al 97% dell'XPS 13. Buono invece il Delta E, che è di 2,49 (più è vicino a zero meglio è), contro i 3,87 dell'Aspire S7 e il 5,1 dell'XPS 13.