Usabilità, tastiera e touchpad

La prova dell'Acer Switch 5, un 2-in-1 che esce bene dal confronto con i concorrenti di pari prezzo grazie alla dotazione e alle prestazioni.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'Acer Switch 5 è un prodotto di fascia media, quindi non aspettatevi l'extra lusso di Surface Pro; però è un 2-in-1 ben costruito e di bell'aspetto che può soddisfare i canoni estetici e qualitativi della maggior parte degli utenti. Le dimensioni sono di 292 x 201,8 x 12 mm, per un peso di 1,27 Kg; il solo tablet ha uno spessore di 9,6 mm e un peso di 0,92 Kg. Per raffronto, il Lenovo Miix 720 pesa 1,17 Kg e ha uno spessore di 1,5 cm.

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Il rivestimento esterno è interamente realizzato in metallo e maneggiandolo si ha una buona sensazione di solidità. Data la presenza di un sistema di raffreddamento fanless non ci sono griglie di aerazione lungo i bordi del tablet, caratterizzati da un profilo dentellato che non tutti trovano apprezzabile dal punto di vista estetico, ma che agevola la presa quando lo si impugna come tablet.

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Il cavalletto posteriore va estratto manualmente e consente di disporre lo schermo a varie inclinazioni fino a un massimo di 165 gradi (lo stesso di Surface Pro). Quando lo si estrae oppone una certa resistenza, che è la stessa a permettergli di mantenere il tablet in una posizione stabile una volta definita l'inclinazione. Abbiamo condotto diverse prove e nonostante il cavalletto sia fatto in modo diverso da quello di altri concorrenti la sostanza non cambia molto: su un piano d'appoggio solido si riesce agevolmente a impostare l'angolatura che si preferisce e a mantenerla (a meno che non si prema con forza sulla parte alta dello schermo). Quando si usa il prodotto appoggiato sulle gambe o su un cuscino il risultato non è altrettanto soddisfacente. In ogni caso è il rivestimento gommato nulla parte bassa del tablet a permettergli di restare stabilmente sul piano d'appoggio senza scivolare.

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Sui lati corti ci sono i connettori: a sinistra il bilanciere per il volume e il pulsante di accensione che integra il lettore di impronte digitali, a destra rispondono all'appello il jack di alimentazione, un connettore USB di tipo A di dimensioni standard e uno USB-C gen 1, ossia senza il supporto Thunderbolt 3. Non manca poi la presa jack per le cuffie. Al centro del lato superiore figura poi un lettore per le schede microSD.

La tastiera è un modello ultrasottile (5,85 mm) a foglio come quelle in dotazione alla maggior parte dei concorrenti. Sul fondo ha una finitura simile al feltro; il telaio interno è in plastica e si nota perché in mancanza di un piano d'appoggio solido tende a flettersi se si ha una digitazione pesante. L'asola incollata a lato è utile per riporre la penna stilo quando non in uso, in modo da non perderla. L'aggancio al tablet avviene mediante magneti, e come con Surface Pro e praticamente tutti i prodotti simili si può disporre in due posizioni: appiattita sulla scrivania o con la parte alta leggermente rialzata, in modo da essere più ergonomica durante la digitazione.

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Quest'ultima è buona: nonostante i tasti abbiano una corsa di soli 14 mm iè richiesta una forza di attuazione elevata, con il risultato che si riesce a mantenere una digitazione spedita con un basso tasso di errori di battitura. Da apprezzare anche il fatto che i tasti sono retroilluminati, quindi si riesce a lavorare anche al buio e in penombra; per risparmiare corrente si illuminano solo quando vengono premuti.

Il touchpad è il punto debole di questo 2-in-1 perché la superficie sensibile che misura 9,5 x 5,3 cm ha un tempo di risposta piuttosto lento, con il risultato che tracciando gesti troppo rapidi non si ottiene il risultato desiderato. Ho preferito di gran lunga usare la Active Pen, che è precisa, ben bilanciata e comoda con il supporto di 1024 livelli di pressione, e un peso simile a quello di una penna comune. I due pulsanti facilmente raggiungibili con l'indice svolgono le funzioni di tasto destro e sinistro del mouse, mentre l'alimentazione avviene tramite una comune batteria tripla A (la prima è in dotazione e non è ricaricabile). Rispetto alla penna inclusa con l'Alpha apporta un notevole miglioramento (la vecchia supportava solo 256 livelli di pressione), ma non pareggia il conto con Surface Pro 5, che ha una penna opzionale con 4.096 punti di pressione e rilevamento dell'angolo.

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Lo Switch 5 dispone di due fotocamere: una posteriore da 5 megapixel e quella frontale da 2 megapixel. La prima scatta foto accettabili, anche se la nitidezza è soggetta a variazioni anche importanti in funzione delle condizioni di luce ambientali. Quella frontale invece va bene giusto per le videoconferenze o le videochiamate, considerato che restituisce colori sbiaditi e pochi dettagli.