Aggiornare il BIOS senza riavviare il PC sarà presto possibile (su Linux)

Grazie a Intel, in futuro sarà possibile aggiornare il Bios senza dover riavviare il sistema.

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a cura di Rodrigo Boschi

Aggiornare il BIOS della propria scheda madre è sempre stato un grattacapo per gli utenti Linux: spesso e volentieri il produttore forniva utility dedicate per Windows, costringendo gli utenti del sistema operativo open source a operazioni complesse per arrivare al risultato finale.

Un grande passo avanti è stato fatto con l’avvento di UEFI e di schede madri capaci di scaricare via internet le ROM UEFI, o leggerle da USB senza necessità di utilizzare alcun sistema operativo. Una delle ultime novità nel mondo Linux è il tool fwupd, che permette di distribuire gli aggiornamenti dei firmware UEFI come fossero aggiornamenti di sistema, esattamente come accade oggi in Windows 10 (principalmente sui notebook), dove i nuovi firmware sono reperibili come aggiornamenti facoltativi in Windows Update.

Intel ha scelto di fare un ulteriore passo avanti, lavorando a un nuovo strumento chiamato PFRUT (Platform Firmware Runtime and Telemetry), che permetterà al sistema operativo di utilizzare parte delle specifiche di ACPI per aggiornare il firmware UEFI senza necessitò di riavviare la macchina.

A differenza dei software attuali che si occupano di scaricare e preparare i file richiesti, dando istruzioni al firmware UEFI di eseguire l’aggiornamento al successivo riavvio, PFRUT permetterà al sistema operativo di gestire ogni aspetto del processo d’aggiornamento, il tutto in tempo reale e senza necessità di riavvio.

Lo strumento per ora sarà destinato esclusivamente al mercato server, dove la possibilità di effettuare questo tipo di operazioni senza necessità di riavviare le macchine è fondamentale per offrire standard di sicurezza elevati, senza bloccare intere aziende. PFRUT È solo l'ultimo dei tanti progetti volti a garantire software aggiornato senza necessità di causare Downtime, basti pensare che sia i sistemi Linux che BSD possono addirittura cambiare parti del Kernel o l'intero Kernel senza necessità di riavvio.

Lo sviluppo procede spedito con il codice già incluso in “Linux Next” e quindi pianificato con la prossima release del kernel, cioè la 5.17. Come già detto la funzionalità lavora utilizzando le ben note specifiche ACPI, supportate anche da Windows; è lecito aspettarsi l’arrivo di questa funzionalità anche nei sistemi operativi Microsoft, tuttavia non sappiamo se (o quando) verrà effettivamente implementata.