Il panorama dell'industria dei semiconduttori sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti strategici, con un significativo riorientamento delle partnership produttive che coinvolge i principali attori del settore. AMD avrebbe deciso di abbandonare Samsung come partner produttivo per i suoi chip a 4 nanometri, spostando la produzione verso gli stabilimenti TSMC in Arizona.
Questa mossa rappresenta un drastico ribaltamento rispetto all'annuncio fatto dalla stessa AMD nel maggio 2023, quando aveva dichiarato l'intenzione di diversificare la produzione trasferendo parte degli ordini da TSMC a Samsung. Le preoccupazioni sulla stabilità e consistenza dei processi produttivi di Samsung sembrano aver giocato un ruolo determinante in questa decisione, portando alla cancellazione dei piani per la produzione di massa di chip grafici utilizzando la tecnologia a 4 nm dell'azienda coreana.
Per Samsung, questa decisione rappresenta una perdita strategica considerevole. L'azienda coreana aveva investito significativamente nella collaborazione con AMD, sviluppando il processo SF4X specificamente per i processori server EPYC, gli APU Ryzen e le schede grafiche Radeon. Il fallimento di questa partnership mette in discussione la capacità di Samsung di competere ai massimi livelli nel segmento dei processi produttivi più avanzati per semiconduttori, almeno nel breve termine.
TSMC consolida ulteriormente la sua posizione dominante nel mercato della produzione di chip, nonostante i potenziali rischi geopolitici derivanti dalla concentrazione della produzione presso un unico fornitore. La relazione tra AMD e TSMC continua a rafforzarsi, con l'impegno dell'azienda americana a utilizzare la tecnologia avanzata a 2 nm di TSMC per i suoi futuri processori "Venice", il cui sviluppo procede secondo i piani per un lancio previsto nel 2026.
I test di questi processori sono stati completati con successo proprio negli stabilimenti TSMC in Arizona, segnalando l'importanza strategica della produzione sul suolo americano in un contesto di crescenti tensioni commerciali internazionali.
Nonostante il colpo subito con AMD, Samsung non rimane ferma e sta rapidamente recuperando terreno tecnologico. L'azienda ha infatti ottenuto risultati sorprendentemente positivi nei test del suo processo produttivo SF2 (2 nm), con rendimenti iniziali superiori al 30%. Questi numeri, considerati promettenti per una tecnologia così avanzata nelle sue fasi iniziali, hanno permesso a Samsung di pianificare la stabilizzazione del processo nella seconda metà del 2025, in vista della produzione di massa del chip mobile Exynos 2600.
Il progresso tecnologico di Samsung sembra stia già portando nuovi frutti sul fronte commerciale. Secondo le indiscrezioni, l'azienda sarebbe vicina a finalizzare un accordo per la produzione dello Snapdragon 8 Elite 2 di Qualcomm, utilizzando proprio il suo nuovo processo a 2 nm. Questo rappresenterebbe un importante recupero di credibilità e un segnale che, nonostante la battuta d'arresto con AMD, Samsung rimane un attore fondamentale nella corsa tecnologica dei semiconduttori.