L'Europa accelera la corsa ai supercomputer di classe exascale con un progetto ambizioso che vede AMD come protagonista assoluta. La Francia sta per dotarsi del suo primo sistema di calcolo exascale, battezzato Alice Recoque in onore dell'informatica francese scomparsa nel 2021, un'infrastruttura che segna un punto di svolta nella competizione tecnologica globale e nella ricerca sull'intelligenza artificiale. Con un investimento complessivo di 554 milioni di euro, il progetto rappresenta il secondo supercomputer exascale europeo e una dichiarazione d'indipendenza tecnologica dal dominio statunitense nel settore del calcolo ad alte prestazioni.
Il cuore pulsante dell'Alice Recoque sarà interamente AMD: processori EPYC di nuova generazione con nome in codice Venice e acceleratori AMD Instinct MI430X, appartenenti alla serie MI400 specificatamente ottimizzata per il calcolo AI in ambito scientifico. La scelta di AMD rappresenta una significativa vittoria nel mercato dei data center di fascia altissima, tradizionalmente dominato da NVIDIA nel segmento degli acceleratori per intelligenza artificiale. Eviden, partner tecnologico del progetto, fornirà l'infrastruttura di rete attraverso la sua piattaforma BullSequana XH3500, integrando i componenti AMD in quella che viene definita una vera e propria "fabbrica di AI".
Il finanziamento di oltre mezzo miliardo di euro proviene da fonti multiple: il Digital Europe Programme dell'Unione Europea e il Jules Verne Consortium, che riunisce organizzazioni partner di Francia, Paesi Bassi e Grecia. Questa struttura di finanziamento transnazionale sottolinea l'importanza strategica dell'iniziativa per l'intero continente, non solo per la nazione francese. La potenza di calcolo exascale, misurata in exaflops, posizionerà il sistema tra le macchine più potenti al mondo, capaci di eseguire oltre un miliardo di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo.
Le applicazioni previste spaziano dalla modellazione climatica avanzata all'innovazione nei materiali e nell'energia fino allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale di nuova generazione. La capacità computazionale del sistema permetterà simulazioni senza precedenti in ambiti critici per il futuro europeo, dalla transizione energetica alla ricerca farmaceutica. Il focus sulla medicina personalizzata attraverso digital twin rappresenta un'applicazione particolarmente promettente, potenzialmente capace di rivoluzionare la diagnostica e i trattamenti terapeutici.
Il progetto si inserisce in un contesto geopolitico dove la sovranità tecnologica è diventata priorità strategica. L'Europa cerca di ridurre la dipendenza da infrastrutture AI controllate da giganti tecnologici statunitensi o cinesi, costruendo capacità computazionali autonome per la ricerca scientifica e lo sviluppo di modelli linguistici di grandi dimensioni. Tuttavia, l'entusiasmo va temperato con realismo: il CEO di Google Sundar Pichai ha recentemente avvertito che nessuna azienda sarà immune in caso di scoppio della bolla AI, sollevando interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine di investimenti così massicci.