AMD è positiva sul futuro e sta alla larga da Intel

Il boss di AMD afferma che le recenti traversie di Intel con le autorità europee e statunitensi porteranno beneficio all'industria. La cultura, però, impiegherà un po' a cambiare.

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a cura di Manolo De Agostini

Dopo aver ascoltato il parere dell'amministratore delegato di Intel, Paul Otellini, sulla causa avviata dalla FTC contro la propria azienda, il boss di AMD, Dirk Meyer, è tornato sull'argomento parlando più concretamente di quali, a suo giudizio, saranno le ricadute dei problemi di Intel per la stessa AMD e per l'intera industria.

"Le azioni di regolamentazione e gli accordi significano per l'industria che è iniziata una nuova era che apporta i benefici di una leale e aperta competizione e un focus rinnovato sull'innovazione a favore dei consumatori". La nuova era, come ogni cosa, non arriva dall'oggi al domani.

"La cultura che circonda questa industria ha impiegato anni per creare e le persone hanno una psicologia fatta di anni di esperienze e perciò penso che la cultura impiegherà anni per cambiare. Detto questo, stiamo vedendo aprirsi alcune opportunità nel corso di quest'anno e ci aspettiamo che continui così. Ad esempio, stiamo vedendo design notebook vincenti come mai in passato".

Meyer ha anche dichiarato che al momento le priorità di AMD non sono le quote di mercato, ma piuttosto incamerare profitti, aumentando gli sforzi giorno per giorno, mese per mese, anno per anno, portando al massimo il margine lordo. "Perciò non inizierò un meeting aziendale dicendo 'abbiamo obiettivi di quota x, y e z", ha chiosato il CEO di AMD.

AMD sente aria di ripartenza e crede che tutte le difficoltà dovute all'acquisizione miliardaria di ATI Technologies siano stati lo scotto necessario per essere posizionati in pole position per gli anni a venire.

"Le basi strategiche per l'acquisizione sono più di chiare oggi di quanto lo siano mai state...sono felice che abbiamo una combinazione di asset ideale per le esigenze degli utenti di computer".

Infine, stuzzicato sulla possibilità di rapporti con il boss di Intel dopo il recente accordo tra le due aziende (ribattezzato accordo "volemose bene" in redazione), Meyer ha dichiarato che a oggi non ci sono contatti e la migliore cosa è continuare a non averne. "Potrebbe essere la cosa migliore rispetto alla forma tossica di rapporti che è esistita tra le due aziende in passato".