AMD entra nell'era dello Stream Computing

AMD introduce le schede acceleratrici con GPU "stream processor"

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a cura di Manolo De Agostini

AMD introduce il primo processore grafico della categoria "stream computing", basato sul core R580 delle soluzioni Radeon X1900 e capace di fornire un'importante iniezione di prestazioni in virgola mobile.

BlueGene/L, il più veloce supercomputer attualmente in circolazione, utilizza 131.072 processori (65.536 processori dual-core) per raggiungere una prestazione massima di 367 TFlops. AMD afferma che grazie al suo "stream processor" tale potenza potrebbe essere raggiunta da un numero di core grafici inferiore a 1000, capaci di fornire 375 GFlops di potenza ciascuno.

Il concetto di stream computing è basato sull'idea di fare uso di "un numero elevato di processori in parallelo" i quali, nel caso di R580, indirizzano 48 core individuali. Da pochi anni gli sviluppatori di software hanno scoperto che le GPU possono essere utilizzate anche per scopi differenti dal rendering grafico, ma anche per processare altri dati, specialmente in ambienti dove le applicazioni hanno una dipendenza dai calcoli elevata.

BionicFX, ad esempio, è stata uno dei primi sviluppatori a utilizzare core Nvidia 6800 per processare l'audio; più recentemente è stato il team di ricerca di Stanford, per il famoso Folding@Home, ad annunciare che i core R580 saranno in grado di accelerare la simulazione della ricostruzione 3D delle proteine.

Rispetto alle schede grafiche tradizionali, una scheda munita di stream processor è equipaggiata con 1 GB di memoria GDDR3 (anzichè 512 MB) e presenta un controller di memoria modificato per permettere alle applicazioni di stream computing di sfruttarla a dovere. L'interfaccia è ancora PCI Express, anche se il progetto sembra molto vicino al concetto di AMD Torrenza e potrebbe sfruttare in futuro il bus HyperTransport. La piattaforma non supporta il CrossFire, anche se AMD lascia intendere che sarà compito dei produttori adibire sistemi a più schede.

 

La scheda non avrà un prezzo certamente popolare, che infatti si aggirerà attorno ai 2600 dollari. Il costo potrebbe spaventarvi certo, tuttavia è pari a un terzo rispetto alla scheda acceleratrice di Clearspeed.

AMD ha semplificato la creazione di software implementando un'interfaccia hardware chiamata CTM (close to metal), che secondo l'azienda permetterà alle applicazioni di raggiungere prestazioni otto volte superiori rispetto all'interfaccia delle tradizionali applicazioni 3D.