Bulldozer: ci vogliono dei miglioramenti al più presto

AMD FX: efficienza energetica a confronto con 8 CPU

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a cura di Tom's Hardware

Bulldozer: ci vogliono dei miglioramenti al più presto

Nella nostra recensione dell'FX-8150 abbiamo parlato dell'architettura del processore AMD e dei prodotti che ne sono nati. Abbiamo fatto luce sul progetto, sulle prestazioni per core, sulla gestione energetica, sulla seconda generazione del Turbo Core e sui potenziali miglioramenti con Windows 8 – sistema operativo che usa meglio la nuova architettura AMD.

La conclusione è chiara: ci sono pochi argomenti a favore di una CPU FX a oggi. I miglioramenti rispetto ai Phenom II X6 sono limitati alle applicazioni più ottimizzate per sfruttare i thread. Con le altre applicazioni l'architettura Bulldozer invece va in crisi.

Abbiamo eseguito questi test per verificare l'efficienza energetica, misurata in prestazioni per watt. AMD aveva la possibilità di brillare, dato il passaggio dai 45 ai 32 nanometri, ma non l'ha sfruttata. L'azienda ha fatto grandi miglioramenti nella gestione dei consumi, per esempio con power e clock gating per minimizzare gli sperperi. L'energia si può risparmiare e, se le prestazioni sono simili a quelle della generazione precedente, anche l'efficienza dovrebbe fare un passo avanti.

La nostra suite di test include un numero di applicazioni ottimizzate per sfruttare uno o più thread, tutte aggiornate alle versioni più recenti. Questi programmi ci danno un'immagine generale dell'efficienza che non mette i processori FX in buona luce. A dispetto della frequenza più alta e i core in più, le prestazioni per ciclo di clock sono più basse, come sappiamo. La frequenza più alta non si traduce in miglioramenti quantificabili di efficienza, nonostante il passaggio ai 32 nanometri. Le prestazioni sono adeguate solo con le applicazioni multi-thread. AMD quindi sta a galla per quanto riguarda l'efficienza, e i Phenom II sono ancora una scelta accettabile per chi vuole risparmiare qualcosa sulla CPU.

Sui desktop l'efficienza non è probabilmente così importante come nel settore enterprise, dove sistemi con un gran numero di server rendono una questione da poco in una faccenda da migliaia e migliaia di euro. Per i cosiddetti power user invece gli FX offrono prestazioni più o meno adeguate.

Se volete aggiornare la vostra piattaforma, il nostro consiglio è aspettare di vedere come si comporterà la prossima architettura Intel Ivy Bridge. Dopotutto per la maggior parte di voi l'acquisto di un processore FX implica la spesa per una piattaforma Socket AM3+, quindi il conto si fa più alto.

Intel da parte sua con Ivy Bridge passerà al processo produttivo a 22 nanometri, il che probabilmente porterà a un ulteriore calo dei consumi e un aumento delle prestazioni.

Per competere con questa architettura AMD dovrà integrare nel prossimo design Piledriver miglioramenti significativi sul fronte dei consumi e delle prestazioni per ciclo di clock (IPC). Per inciso, l'azienda ha dichiarato che riporrà attenzione su entrambi questi parametri. Fino ad allora speriamo di vedere i processori FX su fasce di prezzo ancora più competitive, in modo che diventino più interessanti.