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AMD: Il futuro dell'AI è nei dispositivi personali, non nei datacenter

AMD vede nella transizione sui dispositivi mobile il futuro dell'IA: la sfida a NVIDIA passerebbe dai PC e dagli smartphone.

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Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 21/04/2025 alle 13:00
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Pubblicato il 21/04/2025 alle 13:00
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La transizione dell'intelligenza artificiale sta cambiando direzione, con un crescente interesse verso l'elaborazione decentralizzata che potrebbe ridefinire gli equilibri del mercato tecnologico nei prossimi anni. Mentre i giganti del settore hanno investito enormi risorse in data center centralizzati per l'addestramento dei modelli AI, AMD prevede un'imminente svolta verso l'inferenza su dispositivi personali come smartphone e laptop. Questa trasformazione rappresenta per l'azienda un'opportunità strategica per sfidare il dominio di NVIDIA nel settore dell'intelligenza artificiale, puntando su un territorio ancora in gran parte inesplorato.

In un'intervista rilasciata a Business Insider, il Chief Technology Officer di AMD, Mark Papermaster, ha delineato una visione in cui l'inferenza AI si allontanerà progressivamente dai centri di calcolo centralizzati per spostarsi verso dispositivi di uso quotidiano. "Nel lungo periodo, la maggioranza dell'inferenza avverrà sui dispositivi periferici", ha affermato Papermaster. "Non posso dire esattamente quando avverrà il sorpasso, poiché dipende dallo sviluppo di applicazioni killer che possano funzionare su dispositivi edge. Al momento vediamo solo la punta dell'iceberg, ma credo che questa evoluzione procederà rapidamente."

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La strategia di AMD riflette una valutazione pragmatica delle attuali dinamiche di mercato. L'azienda riconosce che competere direttamente con NVIDIA nell'ambito dell'addestramento AI sarebbe una battaglia in salita. NVIDIA ha infatti costruito un ecosistema quasi monopolistico grazie al suo costante vantaggio tecnologico in questo settore. Piuttosto che inseguire il leader in un campo già consolidato, AMD ha scelto di anticipare la prossima ondata tecnologica, concentrando gli sforzi sull'inferenza AI decentralizzata.

L'approccio di AMD non è isolato nel panorama tecnologico. Anche Intel, sotto la precedente guida di Pat Gelsinger, aveva individuato nell'inferenza la strada da seguire per il futuro dell'AI. Questa convergenza di visioni tra i principali competitor di NVIDIA sottolinea un cambiamento strutturale nell'ecosistema dell'intelligenza artificiale, con ripercussioni significative sulle strategie aziendali e sugli investimenti tecnologici.

Secondo Papermaster, i costi sempre più elevati dell'elaborazione AI nei data center spingeranno inevitabilmente colossi come Microsoft, Meta e Google a riconsiderare il loro approccio. L'economicità e l'efficienza dell'edge AI diventeranno fattori determinanti per lo sviluppo futuro delle applicazioni di intelligenza artificiale. "C'è un'attenzione particolare all'aumento dell'accuratezza e dell'efficienza dei modelli esistenti", ha spiegato il CTO di AMD, "e con il rilascio di soluzioni ottimizzate come DeepSeek, i giganti tecnologici stanno cercando alternative più efficienti."

L'intelligenza artificiale sta migrando dai data center alle nostre tasche.

Le recenti linee di processori APU di AMD, come Strix Point e Strix Halo, testimoniano concretamente l'impegno dell'azienda nel portare capacità di calcolo AI in formati compatti e a costi accessibili. Questi chip rappresentano un investimento strategico nel futuro dell'edge computing, progettati per gestire carichi di lavoro di inferenza direttamente sui dispositivi degli utenti finali, senza necessità di connessioni costanti ai server cloud.

Prodotto in caricamento

Mentre NVIDIA continua a dominare il mercato dell'addestramento AI con le sue potenti GPU per data center, AMD sta cercando di posizionarsi come pioniere in un segmento emergente ma potenzialmente più ampio. La visione dell'azienda prevede un futuro in cui i dispositivi personali saranno abbastanza potenti da eseguire modelli AI sofisticati localmente, offrendo agli utenti un'esperienza AI completa senza dipendere da elaborate infrastrutture remote.

Questa transizione verso l'inferenza distribuita non è solo una questione di preferenza tecnologica, ma risponde anche a preoccupazioni crescenti riguardo privacy, latenza e resilienza delle applicazioni AI. Elaborare i dati localmente riduce infatti i rischi legati alla trasmissione di informazioni sensibili, elimina la dipendenza da connessioni internet stabili e diminuisce drasticamente i tempi di risposta delle applicazioni intelligence.

La scommessa di AMD sull'inferenza mobile rappresenta quindi un tentativo strategico di anticipare le esigenze del mercato, posizionandosi come leader in un settore ancora in fase di definizione. Se la visione di Papermaster si rivelerà corretta, l'azienda potrebbe riuscire a conquistare una posizione di rilievo nel panorama dell'AI, sfidando il predominio di NVIDIA attraverso una differenziazione strategica piuttosto che uno scontro diretto sul terreno dell'avversario.

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