AMD, licenza x86: il grande bluff di Intel

AMD non crede che Intel continuerà la lotta per la presunta infrazione dell'accordo sulla licenza x86.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Dall'accusa d'infrazione dell'accordo sulla licenza x86 sollevata da Intel contro AMD, sono passati oltre due mesi. È scaduto, quindi, quel periodo determinato da Intel per trovare un nuovo accordo, salvo la perdita di ogni diritto di licenza per AMD. Il caso si era sollevato immediatamente dopo lo spin-off del ramo produttivo di AMD ad ATIC, azienda in cui AMD detiene una quota di partecipazione ma che, a detta di Intel, non potrebbe produrre i chip x86, perché la licenza sarebbe solamente di AMD e non, appunto, di ATIC.

Tutto tace al momento, ma in casa AMD si professano tranquilli. Secondo Benjamin Williams, AMD Corporate VP e Asia-Pacific General Manager, l'azienda non è interessata alle affermazioni di Intel e non ci sono stati sviluppi in tal senso. Williams ha ricordato che l'accordo è a due facce, in altre parole alcune tecnologie sarebbero state licenziate da Intel ad AMD e viceversa. Williams, ad esempio, cita il controller di memoria integrato nei processori basati su architettura Nehalem.

La posizione di AMD è quella secondo cui Intel ha sollevato la questione per distogliere le luci dal procedimento antitrust della Commissione Europea, sfociato nella mega-multa da 1 miliardo di euro.