AMD Mantle: DirectX 12 e glNext sono alle porte, il futuro è da riscrivere

AMD modifica i progetti che riguardano l'API di basso livello Mantle. L'SDK non verrà reso pubblico ma sarà mantenuto il supporto ai partner e ai consumatori. Secondo un dirigente dell'azienda l'API diventerà una piattaforma per l'innovazione grafica disponibile a partner selezionati con particolari necessità.

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a cura di Manolo De Agostini

Con l'arrivo delle DirectX 12 e delle nuove OpenGL (glNext) questo si può definire l'anno delle API a basso livello. Tema centrale della Game Developers Conference 2015, le nuove librerie rivolte agli sviluppatori di giochi e non solo sono state anticipate - sul finire del 2013 - da AMD Mantle.

Questa API, compatibile solo con le schede video Radeon basate su architettura Graphics Core Next, ha trovato spazio in alcuni videogiochi - da Battlefield 4 a Thief, sino a Sniper Elite III e Civilization V: Beyond Earth. L'uso di queste librerie al posto delle DirectX 11 ha portato miglioramenti prestazionali evidenti, soprattutto nei sistemi maggiormente frenati dalla CPU.

AMD Mantle

L'API dialoga infatti con la GPU e il sistema a un livello più basso delle precedenti librerie, consentendo al software di sfruttare meglio le risorse hardware a disposizione e, di conseguenza, offrendo maggiore flessibilità agli sviluppatori.

L'arrivo delle DX12 e delle nuove OpenGL, che nella sostanza offrono innovazioni simili a Mantle (ma saranno compatibili anche con GPU GeForce e non solo), impone ad AMD un cambio di direzione. L'azienda statunitense ne ha parlato sul proprio blog, dicendosi orgogliosa di quanto realizzato sinora:

"Crediamo fortemente nelle tecnologie libere da contratti restrittivi, costi di licenza, vincoli da parte del produttore o altri ostacoli arbitrari in modo da risolvere le grandi sfide nel settore della grafica e dell'informatica. L'API Mantle era destinata a seguire tale cammino e così siamo orgogliosi di annunciare che questo mese pubblicheremo una guida di 450 pagine alla programmazione con Mantle".

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Tenete d'occhio, se interessati, questo sito. La documentazione offrirà agli sviluppatori uno sguardo minuzioso delle capacità dell'API e illustrerà le scelte intraprese in fase di progettazione. In teoria la pubblicazione di informazioni dettagliate dovrebbe favorire lo sviluppo e la diffusione dell'API, ma in realtà l'impressione è che si tratti di un dono di addio.

Raja Koduri, vicepresidente della divisione Visual and Perceptual Computing di AMD, spiega infatti che "il 2015 sarà un anno di transizione per Mantle". L'azienda continuerà a supportare i partner che hanno puntato su Mantle per i loro progetti, come DICE con Battlefield Hardline, mettendo le proprie risorse a loro disposizione.

L'azienda, tuttavia, non rilascerà un SDK pubblico. Il Software Development Kit rimarrà disponibile in forma privata (closed beta). "Se sei uno sviluppatore interessato nelle funzionalità della versione 1.0 di Mantle ti suggeriamo di focalizzare la tua attenzione sulle DirectX 12 o le glNext", scrive Koduri.

Mantle Frostbite

Secondo il dirigente l'API deve integrare nuove funzioni ed evolversi oltre la capacità di gestire un elevato numero di draw call. "Mantle continuerà a servire AMD come piattaforma per l'innovazione grafica disponibile a partner selezionati con necessità specifiche".

Ulteriori informazioni dovrebbero emergere il 5 marzo, nel corso di una sessione tecnica alla GDC 2015. In quell'occasione AMD dovrebbe entrare maggiormente nel merito, anche se le parole di Koduri non sembrano deporre a favore di un futuro roseo.

Se non altro ad AMD bisogna riconoscere di aver permesso a milioni di consumatori di avere un assaggio anticipato di quello che sarà il mondo della tecnologia grafica in futuro. Alcuni ritengono che Mantle abbia indotto Microsoft e il Khronos Group a sviluppare le rispettive nuove API, ma si tratta di dicerie. 

Quel che conta è che da anni non assistevamo a un fermento simile nel mondo dei gaming, specie su PC. Insomma, Mantle o non Mantle, è un momento entusiasmante.