AMD, ottimi conti grazie a CPU e miner di criptovalute

Le maggiori vendite di microprocessori e la grande richiesta di schede video da parte dei miner di criptovalute spingono i conti di AMD.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Dopo essere tornata all'utile il trimestre scorso, AMD conferma il buon andamento delle vendite nel quarto trimestre fiscale 2017, con risultati che battono persino le stime. Il fatturato è cresciuto del 34% sullo stesso periodo dell'anno passato, raggiungendo 1,48 miliardi.

L'utile operativo ha toccato 82 milioni di dollari, un buon passo avanti rispetto alla perdita di 3 milioni dell'anno scorso. L'utile netto è stato di 61 milioni di dollari, anche in questo caso rispetto a una perdita che nel Q4 2016 era di 51 milioni di dollari. Come lo scorso trimestre, anche in questo l'azienda ha mantenuto il margine lordo al 35%, valore chiave per produrre profitti.

amd lisa su ryzen

Guardando l'intero anno, AMD ha complessivamente raggiunto un fatturato di 5,53 miliardi, in crescita del 25% sul 2016. Il margine lordo generale si è attestato al 34%. L'utile operativo per il 2017 è stato pari a 204 milioni di dollari, rispetto alla perdita operativa di 372 milioni del 2016. L'utile netto si è fermato a 43 milioni, non tantissimi ma meglio che perdere 497 milioni di dollari come nel 2016.

Il buon andamento di AMD nel trimestre si deve alla divisione Computing and Graphics, che non solo è quella su cui l'azienda è maggiormente impegnata, ma è anche quella in cui sono stati presentati nuovi prodotti l'anno passato, dalle CPU Ryzen a quelle Threadripper fino alle piattaforme AM4 e le diverse serie di schede video.

A spingere questa divisione non solo la vendita di CPU, ma anche quella delle GPU. Non perché improvvisamente entrate nel cuore di milioni di giocatori, ma perché appetite dai miner di criptovalute. E siccome "pecunia non olet", la divisione Computing and Graphics ha messo a segno un +60% per quanto riguarda il fatturato rispetto allo scorso anno, arrivando a 958 milioni. Pari a 85 milioni l'utile operativo, a fronte di una perdita di 21 milioni nell'anno passato.

La divisione Enterprise, Embedded e Semi-Custom ha fatto segnare un fatturato per il trimestre di 522 milioni, in crescita del 3% grazie ai proventi del mercato server (EPYC, ecc.). L'utile operativo si è fermato a 19 milioni, in calo rispetto ai 47 milioni di un anno fa. Infine, la voce "All Other" ha ridotto la perdita operativa a 22 milioni, rispetto ai 29 milioni del Q4 2016.

Processori AMD protetti da Spectre con l'architettura Zen 2

Per quanto riguarda il fatturato per il primo trimestre fiscale 2018, l'azienda si attende un risultato tra 1,5 e 1,6 miliardi, valore superiore di oltre il 30% allo scorso anno. AMD ha tutte le carte in regola per ripetere, per tutto il 2018, l'andamento visto negli ultimi sei mesi del 2017.

Dalle piattaforme Ryzen Mobile che entreranno nell'offerta dei principali produttori di notebook, fino alle CPU Intel con grafica Radeon, per non parlare poi delle nuove CPU Ryzen e Threadripper in arrivo quest'anno, AMD ha una buona roadmap di prodotti (senza dimenticare le CPU server EPYC) che dovrebbe assicurarle introiti costanti per tutto l'anno.

L'unica incognita sono le schede video, su cui ancora mancano informazioni dettagliate nel breve termine. A ogni modo finché continueranno gli acquisti da parte dei miner, AMD potrà comunque godere di buone vendite, permettendo al nuovo duo in vetta al Radeon Technologies Group di mettere a punto nuove soluzioni per lanciare la rincorsa su Nvidia.


Tom's Consiglia

Tra le CPU più richieste in casa AMD c'è sicuramente Ryzen 5 1600, un processore con 6 core competitivo sia nel gaming che nella produttività leggera.