AMD svela i segreti sulla memoria della nuova APU Kaveri

AMD parla di hUMA, ovvero di heterogeneous uniform memory access. CPU e GPU della APU potranno condividere i dati su cui stanno lavorando tramite uno spazio di indirizzamento comune.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha rivelato qualche dettaglio in più sull'architettura di memoria unificata e pienamente condivisa di Kaveri, l'APU basata su architettura Steamroller e GPU Graphics Core Next che l'azienda si appresta a introdurre nell'ultima parte dell'anno.

La casa di Sunnyvale parla di "heterogeneous uniform memory access" o "hUMA", se preferite la sintesi. Le APU attuali adottano il modello "non-uniform memory access (NUMA)", tra il processore e le grafica integrata. In parole povere significa che i core della CPU e la GPU sono entrambi collegati alla memoria di sistema, la DRAM che tutti conosciamo, ma ognuno ha il proprio address space (spazio di indirizzamento).

Quando i dati devono essere condivisi tra le due unità, oggi devono essere copiati in entrambi gli insiemi di memoria. Si tratta di un passaggio che, come potete intuire, impatta sulle prestazioni perché fa perdere tempo. Con Kaveri GPU e CPU potranno lavorare simultaneamente sullo stesso insieme di dati e aprire nuovi scenari per i programmatori, che potranno velocizzare la gestione e la manipolazione dei dati.

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hUMA offre infatti uno spazio d'indirizzamento condiviso, attraverso il quale core x86 e unità grafiche condividono memoria fisica e virtuale, senza perdita di cicli a causa della sincronizzazione delle operazioni. Secondo AMD questo fondamentale cambiamento dovrebbe garantire prestazioni non solo maggiori rispetto a oggi, ma anche minori consumi, e nuovo impulso allo sviluppo di vere applicazioni GPGPU.

L'azienda afferma infine che l'architettura hUMA in Kaveri è stata implementata interamente in hardware, quindi dovrebbe agnostica e supportare qualsiasi sistema operativo e modello di programmazione, oltre che la virtualizzazione. Insomma, ci stiamo avvicinando alla vera essenza del progetto APU, di cui si parla dal 2006. Ulteriori dettagli tecnici potete trovarli nelle slide all'interno di questa notizia.