App di giochi freemium truffaldine: presto il pugno di ferro

La Commissione e gli Stati membri si fanno interpreti delle preoccupazioni dei consumatori verso l'industria delle app. Bisogna affrontate il problema degli acquisti in-app.

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a cura di Dario D'Elia

Le app di tablet e smartphone possono nascondere dei pericoli per i portafogli dei consumatori. Il successo dei giochi pubblicizzati come "gratuiti" è finito sollo la lente della commissione UE. Il problema è quello dei titoli freemium, che si possono scaricare liberamente e giocare con limitazioni. Spesso nascondono acquisti in-app talvolta costosi.

In seguito a denunce provenienti da tutta Europa, oggi e domani (27 e 28 febbraio), autorità nazionali responsabili dell'applicazione della legge e grandi aziende hi-tech discuteranno insieme ai referenti UE per "trovare una soluzione in un arco di tempo definito e attuare un'efficace tutela dei consumatori a favore degli utenti delle app".

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Le cifre ormai sono importanti: l'economia delle app impiega oltre 1 milione di persone e si prevede che possa raggiungere il valore di 63 miliardi di euro circa nei prossimi 5 anni. Secondo Distimo, piattaforma esterna di analisi delle app (Distimo app analytics), l'80% circa del reddito - stimato in oltre 10 miliardi di EUR - di un fornitore è ricavato da acquisti effettuati da consumatori all'interno di un'applicazione.

"Affinché il settore possa liberare le sue potenzialità, i consumatori devono aver fiducia nei nuovi prodotti", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria UE per la giustizia. "Ingannare i consumatori è certo una strategia commerciale completamente sbagliata e contraria, tra l’altro, allo spirito delle norme UE sulla tutela dei consumatori".

Le 4 più importanti questioni sollevate dai consumatori e che saranno discusse nella riunione sono:

  • i giochi pubblicizzati come "gratuiti" non devono ingannare i consumatori sui costi reali in essi celati;
  • i giochi non devono rivolgere ai bambini esortazioni dirette tese a far loro acquistare elementi aggiuntivi di un gioco né persuadere un adulto ad acquistarli per essi;
  • i consumatori vanno adeguatamente informati sulle modalità di pagamento; gli acquisti non vanno addebitati con impostazioni predefinite senza un consenso esplicito dei consumatori;
  • gli operatori devono indicare un indirizzo email che permetta ai consumatori di contattarli in caso di problemi o reclami.

A seguito della riunione la Commissione continuerà a seguire da vicino la situazione e ad avviare le azioni necessarie insieme alle autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori.