Apple iTunes Match, al via il riciclo di musica pirata

Apple iTunes Match è finalmente disponibile in abbonamento a 24,99 dollari all'anno. Consente di sincronizzare la propria collezione musicale su cloud attivando master delle tracce audio AAC DRM-free a 256 kbps. In pratica su dispositivi iOS e compatibili con iTunes inizia una nuova era "streaming".

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a cura di Dario D'Elia

Apple iTunes Match, l'attesa piattaforma musicale basata su cloud, è finalmente disponibile grazie a iTunes 10.5.1. La scorsa estate gli sviluppatori avevano iniziato a saggiarne le potenzialità (Apple iTunes Match si svela, ma la beta è giovane), per altro denunciandone anche qualche difetto. Da ieri tutti gli utenti statunitensi possono accedervi e quindi sincronizzare su Cloud le tracce audio del proprio archivio per 24,99 dollari all'anno.

La novità sostanziale, come abbiamo già spiegato in passato, è che grazie all'accordo con le major la piattaforma attiva tracce audio master (AAC DRM-free a 256 kbps) sulla cloud in base alla propria collezione iTunes. In questo modo ogni accesso remoto da qualsiasi dispositivo Apple o PC/tablet con iTunes consente una riproduzione musicale potenzialmente di buona qualità – a prescindere da quella realmente posseduta sul proprio hard disk. 

iTunes Match

Insomma anche se si dispone di tracce con bitrate scandaloso iTunes Match risolve il problema. In ogni caso il sistema è settato per accettare 25mila file, dopodiché gli altri vengono effettivamente trasferiti – escludendo l'abilitazione dei master.

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iTunes Match permette anche di sincronizzazione le proprie playlist fra dispositivi diversi. Dopo aver sincronizzato la propria libreria musicale, tramite PC, Mac, iPhone o iPad è consentito l'accesso a ogni traccia. L'aspetto interessante è che la riproduzione dovrebbe avvenire con un breve download su cache: a tutti gli effetti l'ascolto dovrebbe essere in streaming, come avviene normalmente con le radio online. Quest'ultimo punto è dibattuto poiché l'attuale release è diversa dalla Beta estiva. Sui forum gli utenti sostengono che su iPhone e iPad sia obbligatorio lo scaricamento dei file, sebbene sia possibile l'ascolto immediato "in streaming". 

iTunes Match procedura - Clicca per ingrandire

Apple iTunes Match è senza dubbio una rivoluzione per il mercato: consentirà alla generazione eMule e BitTorrent di "riciclare musica sporca". Sì è vero che si parla di cloud, sincronizzazione, streaming e tante altre belle funzioni, ma la verità è che tutti potenziali clienti hanno pensato a un'unica cosa. Hanno pensato che poco meno di 25 dollari sono niente rispetto alla possibilità di disporre di una versione di qualità della propria sgangherata collezione musicale costruita in anni di file-sharing. 

Le mosche bianche diranno che è un servizio inutile, ma come sempre non sono loro che fanno il mercato.

Aggiornamento. Abbiamo spulciato l'area Supporto di Apple USA e scoperto che le tracce audio AAC o MP3 con bitrate inferiore a 96 kbps non sono compatibili con il servizio (non vengono riconosciute e attivate su Cloud). Insomma c'è una soglia minima di qualità richiesta. Invece le tracce in ALAC, WAV e AIFF generano versioni locali in AAC 256 kbps che attivano i master su cloud. L'archivio originale di fatto non viene toccato.