Apple M1, scoperti i primi malware creati per colpire la piattaforma

Scoperto che un adware per Safari pensato originariamente per CPU Intel che è stato aggiornato per funzionare sui Mac con chip M1.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Era solo questione di tempo, il primo malware creato ad-hoc per i Mac dotati di processore Apple M1 è stato già scoperto solo dopo alcuni mesi dal lancio della nuova piattaforma hardware. Di cosa si tratta? Dovreste essere preoccupati?

Stando a quanto condiviso da Wired, i malviventi informatici hanno già iniziato a prendere di mira la piattaforma hardware Apple Silicon, creata dalla casa di Cupertino appositamente per i propri Mac. La fonte cita un post sul blog del ricercatore per la sicurezza informatica Patrick Wardle, il quale avrebbe scoperto che un adware per Safari pensato originariamente per CPU Intel è stato aggiornato per funzionare sui Mac con chip M1.

Red Canary starebbe inoltre investigando riguardo un esempio di malware in grado di funzionare nativamente sul SoC M1.

Questi malware sono arrivati prima di quanto molti probabilmente si aspettavano. Gli hacker spesso concentrano i propri sforzi sugli obiettivi più redditizi ed è per questo che spesso prendono di mira i PC Windows invece delle loro controparti Mac, i quali hanno una quota di mercato notevolmente inferiore.

Ovviamente, essendo un tipo di prodotto appena giunto sul mercato, i Mac Apple Silicon rappresentano una percentuale ancora più piccola della popolazione. Secondo le stime di TrendForce, a gennaio di quest'anno i Mac con chip Apple M1 rappresentavano solamente lo 0,8% del market share e, nonostante stiano crescendo velocemente in popolarità, ci si aspetta che raggiungano appena il 7% entro quest'estate.

Questo non significa che Apple possa godere della sicurezza attraverso "l'anonimato" per sempre. Il piano dell'azienda di eliminare gradualmente le CPU Intel significa che i Mac M1 e i loro discendenti attireranno per forza l'attenzione dei creatori di malware.

Il problema è che i ricercatori di sicurezza non sono pronti per questa transizione. L'analista di intelligence Red Canary Tony Lambert ha detto, parlando con Wired, che gli strumenti di sicurezza non sono pronti ad affrontare i malware che passano dai processori Intel a quelli Apple così rapidamente.

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