Arriva l'SSD da 61TB, ma solo per il mercato professionale (per ora)

Con una gestione, e una elaborazione, dei dati sempre maggiore, Solidigm arriva in aiuto dei data center con un SSD rivoluzionario .

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a cura di Andrea Maiellano

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Il settore dello storage sta affrontando un'epoca di notevoli avanzamenti tecnologici, grazie all'aumento delle velocità delle unità SSD PCIe 5.0 e alla costante diminuzione dei prezzi delle unità PCIe 4.0.

I data center, infatti, stanno rapidamente adottando SSD da 30 TB con velocità elevate e presto vedremo arrivare dei modelli con capacità ancora maggiori entro la fine dell'anno.

Una delle aziende maggiormente all'avanguardia sotto questo aspetto è Solidigm, la quale ha presentato un'unità SSD PCIe specificatamente pensata per il mercato enterprise e progettata con l'obiettivo di offrire tagli di capacità tra i 7,68 TB e i 61,44 TB.

Queste capacità, apparentemente impressionanti, consentiranno di ridurre la dimensione , e i conseguenti costi, degli array nei data center attuali, aprendo a nuove prospettive per lo storage su larga scala.

Nello specifico, l’unità PCIe 4.0 D5-P5336 è stata definita la prima al mondo ad utilizzare la tecnologia a quadrupla cella, offrendo una velocità sequenziale di lettura pari a 7 GB/s e una velocità sequenziale di scrittura pari a 3,1 GB/s.

Dei dati impressionanti che consentono una velocità di oltre 1 milione di IOPs di lettura a 4K e 31.000 IOPs di scrittura a 16K. Questi numeri rendono l'unità di Solidigm ideale per dei carichi di lavoro impegnativi quali la gestione di un’IA, il machine learning e la gestione efficiente di grandi quantità di dati.

Solidigm ha, inoltre, progettato il D5-P5336 con l’obiettivo di rispondere  alle necessità crescenti del settore, nel quale l'archiviazione e il trasferimento di dati di gargantuesche dimensioni, diventano sempre più un bisogno primario.

Secondo Solidigm, il D5-P5336 consente una riduzione dei costi di alimentazione, e raffreddamento, fino al 125 percento su un rack, portando a un calo del 17 percento il costo totale di proprietà (TCO) rispetto a un array tradizionale basato su tecnologia TLC (Triple-Level Cell), questo, ovviamente, assumendo che entrambi gli array abbiano una capacità di 100 PB.

Solidigm sta già offrendo il modello da 30,72 TB, mettendosi in diretta concorrenza con Micron (un altro importante competitor del settore), il quale ha lanciato un’unità simile, pensata anch’essa per i data center, a maggio dello scorso anno.

Anche se l'unità di Solidigm può vantare velocità di lettura leggermente superiori, rispetto a quella di Micron, è importante considerare che consuma il 20 percento in più di energia.

Con i data center alla ricerca di soluzioni di storage sempre più potenti, ed efficienti, l'introduzione di queste unità SSD PCIe ad alta capacità sembra segnare un nuovo punto di svolta per l'archiviazione su larga scala, consentendo alle aziende di affrontare una gestione, e un’elaborazione, dei dati che diventa sempre più impegnativa ogni giorno che passa.