Usabilità

L'Asus RoG G751JY è una gaming machine da 17 pollici con buone prestazioni e ottima qualità costruttiva.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design

La gamma RoG di Asus è ormai da tempo una garanzia di qualità e prestazioni. Il G751 è il degno successore dei predecessori e presenta una linea parzialmente rinnovata, con angoli più morbidi e con i classici bocchettoni dell'aria sul pannello retrostante, che convogliano efficientemente verso l'esterno il calore prodotto dai componenti interni. Si tratta di un prodotto ingombrante, del resto con uno schermo da 17,3 pollici non ci si aspetta un notebook maneggevole. Se quello a cui puntate è una "sottiletta" meglio prendere in considerazione i G501 che l'azienda taiwanese ha progettato ad hoc. Se invece puntate alle prestazioni il G751 è un'alternativa più che credibile.

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L'aspetto ormai da tempo è stato aggraziato con il rivestimento nero che comunque tradisce l'aggressività di una gaming machine grazie all'inserto centrale sul coperchio verniciato in metallo spazzolato e il logo RoG rosso al centro.

Il rosso e il nero sono i colori dominanti anche quando si alza il coperchio: la retroilluminazione dei tasti e le lettere che vi sono impresse sono rosse, e dello stesso colore sono le icone sotto al touchpad che indicano lo stato di carica della batteria, l'attività del disco fisso, la modalità Aereo eccetera. La linea è molto semplice e meno articolata di quella degli Alienware e degli MSI, che hanno anche strisce luminose sul coperchio e sul pannello frontale della base, oltre che a sottolinea il pulsante di accensione e il touchpad.

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Per dare qualche termine di paragone per la trasportabilità, il nuovo RoG pesa 4,17 chili e misura 41,6 x 31,7 x 2,28-4,3 centimetri, il che lo rende meno ingombrante dell'Alienware 17, che ha lo stesso peso ma misura 45,4 x 32,76 x 5,74 centimetri. L'MSI GT72 invece è un po' più compatto con 3,8 chili di peso e dimensioni di 42,79 x 29,37 x 4,8 cm.

Tastiera e touchpad

Il G751 ha una delle migliori tastiere per il gaming, e anche se non siamo al livello di quelle meccaniche con i tasti dedicati il livello di comfort è molto alto. I tasti a isola sono grandi (16 mm) e ben distanziati (4 mm), e sulla destra c'è il tastierino numerico ben separato. La corsa dei tasti è di 2 mm, un valore molto buono dato che la media di buon livello è compresa fra 1,5 e 2 mm.

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Alcuni giocatori non apprezzeranno la mancanza delle opzioni cromatiche di retroilluminazione presenti sui concorrenti Alienware e MSI: la retroilluminazione in questo caso è solo rossa, ma è da riconoscere che è bene evidente e fa quello che deve, ossia permette di usare il notebook al buio senza problemi.

Inoltre i tasti più usati dai giocatori (WASD) hanno anche un bordo rosso che li mette in rilievo, e si possono programmare diversi profili con i pulsanti macro appositamente predisposti. Fra questi è da notare il pulsante Record, che avvia automaticamente la funzione di cattura video ShadowPlay dell'Nvidia GeForce Experience per immortalare le vostre mosse migliori. Da sinistra verso destra quello successivo è il pulsante Steam, e come suggerisce il nome avvia la popolare piattaforma di gioco. Ci sono poi tre tasti programmabili m1, m2 e m3. Per modificare i profili basta premere il tasto ROG collocato sopra al tasto 7 del tastierino numerico, che avvia l'Asus Gaming Center: è facile individuarlo perché riporta il logo RoG.

Da notare poi le frecce direzionali decentrate verso il basso, che vanno a "invadere" l'enorme poggiapolsi assumendo una posizione che si trova facilmente alla cieca, e la barra spaziatrice più spessa nella metà sinistra. Tutti accorgimenti che agevolano i giocatori.

Ottimo anche il touchpad molto grande: il rettangolo sensibile misura 12 x 6,6 cm e ha sotto due giganteschi pulsanti destro e sinistro che è impossibile "mancare" anche nei momenti di gioco più convulsi. Lo spazio a disposizione è tale che non ci sono problemi a tracciare le gesture multitouch di Windows.

Connettività

Lo chassis molto grande non manca certo di spazio per le connessioni, che abbondano. A sinistra, oltre all'unità ottica, ci sono due connettori USB 3.0 e un lettore di schede di memoria 3 in 1. A destra ci sono poi altre due USB 3.0 una porta HDMI, una Thunderbolt, l'Ethernet e l'uscita video VGA, oltre alle prese jack per ingesso audio, microfono e cuffie.

Sulla cornice superiore del display c'è la webcam a 720p che cattura immagini di buona qualità.

Audio

I notebook Asus di questa gamma non sono celebri per una qualità audio eccelsa, e il G751JY non fa eccezione. Con All of Me di John Legend il suono del pianoforte era metallico e nei giochi gli effetti sonori non sono entusiasmanti.

Display

Nonostante la finitura opaca – che apprezziamo – lo schermo da 17,3 pollici a 1080p è molto luminoso. Con il calibratore abbiamo misurato un massimo di 348 candele, che è un valore di gran lunga superiore sia a quello del GT72 (255 candele) sia all'Alienware 17 (253 candele).

 

Per la regolazione dei colori ricordate di usare la Splendid Utility di Asus, che permette di fare una calibrazione precisa dei colori tramite quattro impostazioni predefinite. In ogni caso avete a che fare con un pannello di grande qualità: nei nostri test abbiamo rilevato una gamma sRGB pari al 99,1%, e colori abbastanza precisi – il DetaE è pari al 2,06% (i valori più vicini allo zero sono i migliori), che è molto meglio del GT72 (10,3) ma non al livello dell'Alienware 17 (0,6 percento).

specchietto display notebook