Intel sta delineando i contorni delle sue prossime architetture o almeno è quello che è emerso da un documento interno trapelato di recente. Le informazioni rivelate da InstLatX64 su X offrono uno sguardo anticipato su quello che potrebbe essere il panorama dei processori Intel nei prossimi anni, sebbene la natura preliminare di questi piani richieda cautela nell'interpretazione. Il documento, destinato alle piattaforme Time Coordinated Computing per l'edge computing, presenta una roadmap che spazia dal 2025 al 2026, introducendo nomenclature e configurazioni che potrebbero ridefinire l'offerta del colosso di Santa Clara.
La peculiarità di questo documento risiede nella sua natura non definitiva: una nota esplicativa chiarisce infatti che Intel non ha classificato questa roadmap come Plan Of Record, termine tecnico che nell'industria indica un piano formalmente approvato e inserito nel calendario di sviluppo. Questo significa che, pur rappresentando le aspettative di un dipartimento Intel, questi prodotti non hanno ancora ricevuto l'imprimatur ufficiale per entrare in produzione secondo una tempistica definita.
Nel breve termine, l'attenzione si concentra sui processori Panther Lake per dispositivi mobili, che secondo il documento dovrebbero raggiungere la produzione di massa entro la fine dell'anno corrente. Intel ha già mostrato diversi Reference Validation Platforms equipaggiati con questi chip durante il Computex, rivelando un'architettura a cinque tile di cui solo tre risulteranno attivi: il Compute Tile, il Platform Controller Tile e il GPU Tile. La disponibilità commerciale è prevista per l'inizio del 2025, posizionando Panther Lake come il prossimo step evolutivo nell'offerta mobile di Intel.
Parallelamente, emerge con maggiore chiarezza il profilo di Bartlett Lake, famiglia di processori che Intel ha già presentato in versione ibrida al CES di quest'anno per applicazioni industriali, commerciali e edge. L'interesse del mercato si concentra però sulla variante monolitica, che secondo le indiscrezioni dovrebbe offrire una configurazione con soli P-core: 12 core ad alte prestazioni con 24 thread, mantenendo la compatibilità con le motherboard LGA 1700 esistenti delle serie 600 e 700. Il lancio è atteso nel terzo trimestre del 2025, precisamente tra luglio e settembre.
Il 2026 segnerà l'arrivo di Nova Lake, che il documento posiziona come la prossima architettura desktop maggiore dopo Arrow Lake. Le specifiche preliminari suggeriscono configurazioni fino a 52 core ibridi per la famiglia Nova Lake-S destinata ai desktop, un incremento sostanziale che però potrebbe richiedere una transizione verso il nuovo socket LGA1954. Questo cambiamento di piattaforma rappresenterebbe una rottura significativa con l'attuale ecosistema, costringendo gli utenti a investire in nuove motherboard per sfruttare le potenzialità della nuova architettura.
Il documento rivela anche l'esistenza di varianti Nova Lake-U per dispositivi a basso consumo, ampliando l'ecosistema oltre le configurazioni desktop e mobile ad alte prestazioni già emerse dai patch del kernel Linux. Questa diversificazione suggerisce che Intel intenda applicare l'architettura Nova Lake across multiple form factor, potenzialmente correggendo l'approccio adottato con Arrow Lake-U, che si è rivelato essere sostanzialmente un refresh di Meteor Lake portato sul processo Intel 3.
La roadmap trapelata disegna quindi un percorso evolutivo che vedrà Intel impegnata su più fronti simultaneamente: il consolidamento delle architetture attuali con Panther Lake e Bartlett Lake, e la preparazione del salto generazionale rappresentato da Nova Lake.