Bambini tracciati con il GPS, sicurezza o minaccia?

Accendono il dibattito due nuovi dispositivi che tracciano la posizione dei bambini.

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a cura di Pino Bruno

Altro che bimbi sperduti. James Matthew Barrie non avrebbe potuto scrivere il suo Peter Pan se anche ai suoi tempi ci fossero stati marchingegni come FiLIP e Trax, "tracciatori" tecnologici di bambini scomparsi. Servono agli apprensivi genitori di pargoli ancora troppo giovani per portare con sé un telefono cellulare. Il FiLIP è un orologio colorato che traccia la posizione GPS di un bambino ed è dotato di un sistema di chiamate vocali (massimo cinque persone autorizzate da mamma e papà) e di un tasto di emergenza che lancia l'allarme. Il piccolo può spingere il pulsante se, ad esempio, perde il contatto con i parenti in un luogo affollato (succede molto più spesso di quanto possiate immaginare).

Anche il Trax è un localizzatore satellitare, molto piccolo, che si attacca con una clip agli indumenti o può stare comodamente in tasca. Trax può essere impostato per definire aree di libero movimento, oltrepassate le quali scatta l'allarme. Insomma veri e propri recinti virtuali: il giardino, il cortile, una porzione di strada, eccetera. Entrambi i dispositivi funzionano anche al chiuso, grazie alla triangolazione dei dati trasmessi da GPS, Wi-Fi e SIM incorporata. Il Trax è consigliato anche per gli animali domestici, perché può essere applicato al collare di cani e gatti.

Qui finisce la tecnologia e comincia la psicologia. Negli Stati Uniti, dove questi oggetti cominciano a diffondersi, gli esperti si dividono. Servono soprattutto a rassicurare i genitori, dicono alcuni, ma non fanno bene ai bambini, che così si adagiano nella bambagia e sanno che basta spingere un pulsante per risolvere ogni tipo di problema. Insomma, c'è il rischio di deresponsabilizzazione e i piccoli devono imparare a sbrogliarsela da soli, affermano altri.

Il dibattito è stato avviato dal New York Times, con un articolo di Anne Eisenberg, e ricorda analoghe discussioni sul rapporto tra bambini e adolescenti e la tecnologia. I social network fanno bene o male? Quanto tempo i piccoli possono stare davanti alla Playstation? Dibattiti avviati e mai conclusi, perché alla fine la soluzione giusta è affidata soltanto al buon senso e alla responsabilità dei genitori. Nessun tracking, nessun monitoraggio può sostituire la buona educazione.

E comunque, come sempre, sarà il mercato a decretare successo o fallimento di queste soluzioni. FiLIP sarà in vendita negli Stati Uniti a partire da domani, mentre Trax è già disponibile da qualche giorno e funziona anche in Italia.