Bartlett Lake: il futuro dei chip Intel con soli P-Core

Intel si prepara a espandere il proprio catalogo di processori con una nuova famiglia che potrebbe rivoluzionare l'approccio ai chip desktop.

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a cura di Andrea Maiellano

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Intel si prepara a espandere il proprio catalogo di processori con una nuova famiglia che potrebbe rivoluzionare l'approccio ai chip desktop. Un recente aggiornamento del kernel Linux ha infatti rivelato dettagli significativi sui processori Bartlett Lake, confermando l'esistenza di una variante dotata esclusivamente di core ad alte prestazioni, una mossa che segna un parziale ritorno alle origini per il colosso di Santa Clara dopo anni di architetture ibride.

L'aggiornamento, implementato da Intel, ha introdotto nel kernel Linux un nuovo identificatore per i processori Bartlett Lake, assegnando loro una specifica classificazione (CPU Family 6, Model 215). Ma la vera notizia è nascosta tra le righe della documentazione tecnica, dove si legge chiaramente: "Bartlett Lake ha anche un prodotto con soli P-core basati su Raptor Cove". Questa conferma ufficiale, seppur indiretta, avvalora i rumors circolati negli ultimi mesi riguardo una linea di CPU che abbandona l'architettura ibrida per concentrarsi esclusivamente sulle prestazioni.

Mentre al CES 2025 Intel aveva già presentato i processori Bartlett Lake-S con architettura ibrida destinati al mercato NEX (Network and Edge), questa nuova variante sembra specificamente pensata per gli utenti che prediligono prestazioni pure, con configurazioni che potrebbero arrivare fino a 12 core ad alte prestazioni e 24 thread. Un cambiamento significativo rispetto agli attuali Raptor Lake, il cui design è limitato a un massimo di 8 core prestazionali.

L'architettura Raptor Cove rappresenta un'evoluzione di Golden Cove, la microarchitettura alla base dei core prestazionali delle CPU Intel di 13a e 14a generazione. La scelta di eliminare i core efficienti nelle nuove CPU Bartlett Lake potrebbe risolvere diversi problemi di scheduling che hanno afflitto le architetture ibride, migliorando sensibilmente le prestazioni nei carichi di lavoro che non beneficiano particolarmente della presenza di core efficienti.

Un aspetto particolarmente interessante è la possibilità che queste CPU possano reintrodurre il supporto alle istruzioni AVX-512, disattivate nei processori Intel dalle ultime revisioni di Alder Lake. La presenza di un die completamente nuovo, necessario per implementare fino a 12 core prestazionali, potrebbe infatti consentire a Intel di riabilitare questo set di istruzioni avanzate, molto apprezzato in determinati ambiti professionali.

La compatibilità con il socket LGA 1700 assicura inoltre che questi processori possano essere installati sulle attuali schede madri delle serie 600 e 700, richiedendo solamente un aggiornamento del BIOS. Questo rappresenta un vantaggio significativo per gli utenti che desiderano aggiornare il proprio sistema senza sostituire completamente la piattaforma.

Un compromesso che potrebbe conquistare i gamer: più prestazioni a scapito dell'efficienza energetica.

Secondo le indiscrezioni, i nuovi processori Bartlett Lake con soli P-core potrebbero essere disponibili in configurazioni con TDP di 125W, 65W e 45W, coprendo quindi un ampio spettro di esigenze. La tempistica di lancio sembrerebbe puntare al terzo trimestre del 2025, con un possibile annuncio già al prossimo Computex di Taipei.

L'assenza degli E-Core potrebbe tradursi in un miglioramento delle prestazioni nei videogiochi, particolarmente sensibili alla latenza e alle prestazioni single-thread, ma al prezzo di un'efficienza energetica ridotta rispetto alle future CPU Arrow Lake. Una scelta che potrebbe rivelarsi vincente nel segmento gaming, dove le prestazioni pure spesso prevalgono sulle considerazioni relative ai consumi.

Resta da vedere come questi processori si posizioneranno rispetto alla concorrenza, in particolare alla serie Ryzen 9000 di AMD, che continua a rappresentare una valida alternativa nel panorama dei processori desktop ad alte prestazioni. La competizione nel mercato CPU si fa sempre più accesa, con entrambi i produttori che cercano di differenziare la propria offerta per conquistare segmenti specifici di utenti.

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7 Commenti

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Cioè, a fine 2025 mandano fuori una nuova serie di processori per un socket ornai superato?
Peggio di AMD che continua a sfornare CPU per AM4!
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Cioè, a fine 2025 mandano fuori una nuova serie di processori per un socket ornai superato? Peggio di AMD che continua a sfornare CPU per AM4!
Quelli amd.....sono sono vendutissimi.

Prestazioni prezzo imbattibili ....anche con solo ddr4
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Speriamo davvero: se fosse vero, per uso di calcolo scientifico considererei di tornare a Intel. Per chi fa calcolo parallelo le architetture ibride sono una iattura: l' hyperthread, nella mia esperienza, non serve a nulla (programmi multicore con C e OpenMP). Ottimo il ritorno ad avx-512. Intel deve avere la forza e la convinzione di produrre due linee di CPU consumer: una per i laptop da aeroporto, quelli dei manager a cui interessa solo la durata della batteria (e lì può sbizzarrirsi con tutte le architetture ibride che crede), e una per i desktop mirata alle prestazioni.
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Cioè, a fine 2025 mandano fuori una nuova serie di processori per un socket ornai superato? Peggio di AMD che continua a sfornare CPU per AM4!
se non supportano i socket per 30 anni vi lamentate, se li supportano a lungo vi lamentate... che pa**e.
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Cioè, a fine 2025 mandano fuori una nuova serie di processori per un socket ornai superato? Peggio di AMD che continua a sfornare CPU per AM4!
Che fastidio ti crea il fatto che AMD continui a tirare fuori CPU per AM4?
Io son passato al 5700x3d e ringrazio AMD perché posso mantenere la piattaforma per altri anni senza dover cambiare tutto. Sempre meglio avere CPU in più che cambiare socket ogni due anni perché Intel ha deciso che le sue piattaforme nascono e muoiono così.
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Avatar di HSH 141
HSH
0
molto interessante soli p core, potrebbe essere un buon upgrade per un ormai non nuovissimo alder lake come il mio
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Speriamo davvero: se fosse vero, per uso di calcolo scientifico considererei di tornare a Intel. Per chi fa calcolo parallelo le architetture ibride sono una iattura: l' hyperthread, nella mia esperienza, non serve a nulla (programmi multicore con C e OpenMP). Ottimo il ritorno ad avx-512. Intel deve avere la forza e la convinzione di produrre due linee di CPU consumer: una per i laptop da aeroporto, quelli dei manager a cui interessa solo la durata della batteria (e lì può sbizzarrirsi con tutte le architetture ibride che crede), e una per i desktop mirata alle prestazioni.
Si ma non deve essere l'unica cosa a cambiare, se sono fornelli come le architetture precedenti preferisco comunque Zen 5 che ha sempre avuto core tutti uguali, avx-512 e consuma la metà.
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Si', per quello che riguarda le ultime generazioni, AMD dal punto di vista hardware era ed e' preferibile.
Poi Intel ha avuto quel pasticciaccio brutto degli i7 e i9 di 13 e 14 generazione: ci sono cascato anch'io e la cosa mi ha fatto discretamente girare le scatole.
Però va detto che AMD nel calcolo scientifico è da sempre indietro lato SW rispetto Intel. Parlo di compilatori C/C++, librerie matematiche come MKL, ambienti di sviluppo come oneAPI. Di queste cose AMD si è sempre disinteressata, sbagliando.
Anche nelle GPU, il vero salto quantico rispetto a Nvidia non è tanto sull'HW, quanto sul SW: Nvidia ha Cuda, AMD ha ROCm, che sta sviluppando lentamente e senza troppa convinzione.
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