Browser a scelta in Windows, i dubbi di Mozilla

La Mozilla Foundation parla di alcuni aspetti oscuri sulla proposta fatta da Microsoft alla UE sulla schermata di scelta del browser web.

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a cura di Manolo De Agostini

Dopo aver scartato il progetto di una versione di Windows per l'Europa libera da Internet Explorer, Microsoft ha proposto alla Commissione Europea un sistema di ballottaggio, che dà agli utenti la possibilità di scegliere quale browser web usare in Windows.

Nonostante si tratti di una soluzione di apertura (con questo non vogliamo dire che sia la migliore), in casa Mozilla hanno sollevato alcune preoccupazioni, espresse da Harvey Anderson, Vicepresidente e consigliere generale della fondazione.

Anzitutto ci sono i vari meccanismi interni del sistema operativo, che sono controllati da Microsoft e che potrebbero creare le condizioni favorevoli al reset, involontario, del browser predefinito da quello scelto dagli utenti a Internet Explorer. La casa di Redmond, nella sua proposta alla Commissione non sarebbe stata completamente chiara sull'interazione tra sistema operativo e browser.

In casa Mozilla vogliono essere sicuri che quando Internet Explorer viene avviato automaticamente, non venga presentato il prompt che invita a renderlo il browser di default. Ad esempio, aggiornando il browser da una versione alla successiva tramite Windows Update. Anderson pensa anche al comportamento di altre applicazioni Microsoft, in particolare Office, che per alcune funzioni sono collegate a IE.

"Se le applicazioni Microsoft necessitano l'avvio di un browser, dovrebbero avviare quello scelto dall'utente".

Tra le altre questioni senza risposta, Anderson segnala anche di non essere informato su come sarà proposta la schermata di ballottaggio dagli OEM che vendono computer con Windows preinstallato.

Al momento la proposta di Microsoft non stabilirebbe se gli OEM dovranno mostrare la schermata di ballottaggio sulle loro installazioni standard di Windows. L'unica cosa certa, secondo Anderson, è che gli OEM saranno in grado di preinstallare qualunque browser vogliano e che Microsoft non userà minacce o partnership per invogliarli a installare IE come browser predefinito.

Si tratta di dubbi legittimi, poiché uno di questi possibili problemi potrebbe portare molti utenti a lasciare "i nuovi browser" anzitempo per tornare, involontariamente, a Internet Explorer. Salvo gli aspetti citati, Anderson ha dichiarato che il potenziale della proposta di Microsoft è molto buono, a patto però che tutto sia fatto correttamente.

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