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I nuovi processori a 45 nanometri

Intel presenta la sua piattaforma mobile di quinta generazione: Centrino 2. Montevina, questo è il nome in codice della nuova piattaforma, non porta particolari cambiamenti in termini di prestazioni, ma aggiorna l'ecosistema notebook con le tecnologie già presenti per i desktop, come la memoria DDR3 e l'FSB 1066; inoltre, caratteristica più importante, porta il WiMAX nei notebook come componente standard.

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Avatar di Roberto Buonanno

a cura di Roberto Buonanno

Founder

Pubblicato il 15/07/2008 alle 16:40 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:14
  • Centrino 2, la nuova piattaforma mobile Intel
  • I nuovi processori a 45 nanometri
  • I nuovi chipset Serie 4
  • Configurazione di prova, notebook e test
  • Risultati Benchmark
  • PCMark 2005 e Cinebench
  • Analisi delle prestazioni
  • Consumi e durata della batteria
  • Una rivoluzione nella connettività
  • Conclusioni: la vera rivoluzione è il WiMax

I nuovi processori a 45 nanometri

Come sempre per ottenere l'adesivo Centrino, un portatile deve usare chipset, processore e schede di rete di casa Intel. Per quanto riguarda i processori, nel secondo trimestre 2007 con Santa Rosa Intel presentava i Core 2 Duo (Merom) prodotti a 65 nm con FSB a 800 MHz, abbinati ai chipset Intel 965 Express.

A gennaio 2008 Intel presentava Santa Rosa Refresh. Questa riedizione usa la piattaforma precedente ma introduce i processori basati sulla microarchitettura Penryn. Questi sono tutti prodotti con il processo tecnologico High-K Metal Gate 45nm e compatibili con FSB a 800 MHz. I nuovi processori Core 2 Duo si basano sulla stessa tecnologia, che garantisce bassi consumi, con TDP che vanno da 25 a 44 Watt per i modelli ad elevate prestazioni. I nuovi modelli lavorano con un FSB più veloce, di 1066 MHz, e alcuni di essi hanno una quantità ampliata di memoria cache L2.

I modelli da 25 Watt sono usati principalmente per la costruzione di portatili ultra sottili, che hanno come capostipiti il Macbook Air e il Lenovo X300. I prezzi elencati qui sotto si riferiscono a lotti di 1.000 unità.

  • X9100 (3.06 GHz, 1066 MHz FSB, 6MB L2 Cache, 44w TDP, 851$)
  • T9600 (2.80 GHz, 1066 MHz FSB, 6MB L2 Cache, 35w TDP, 530$)
  • P9500 (2.53 GHz, 1066 MHz FSB, 6MB L2 Cache, 25w TDP, 348$)
  • T9400 (2.53 GHz, 1066 MHz FSB, 6MB L2 Cache, 35w TDP, 316$)
  • P8600 (2.40 GHz, 1066 MHz FSB, 3MB L2 Cache, 25w TDP, 241$)
  • P8400 (2.26 GHz, 1066 MHz FSB, 3MB L2 Cache, 25w TDP, 209$)

I modelli X9100, T9600, T9400 e P9500 dispongono di 6 MB di cache L2, P8600 e P8400 ne hanno solo 3. I precedenti processori basati su microarchitettura Merom arrivavano a 4 MB di cache L2.

Una nuova CPU Extreme per il mercato mobile

Intel presenta anche un nuovo processore dedicato agli appassionati che vogliono la massima potenza anche sul portatile. Il processore Core 2 Extreme Mobile Processor X9100 è il fratello maggiore dell'X9000, ha 6 MB di cache L2 e naturalmente lavora a FSB 1066. Il moltiplicatore impostato di fabbrica è di 11,5x che risulta in una frequenza base di 3066 MHz. Questo rende l'X9100 il primo processore della famiglia Core 2 Duo per portatili a rompere la barriera dei 3 GHz. Il prezzo riflette le alte prestazioni, 850 dollari US per l'acquisto di lotti di mille unità. Ovvero, a spanne, possiamo ipotizzare un prezzo superiore ai 1.000 euro al cliente finale.

Come sempre nella linea di processori "Extreme", il moltiplicatore è sbloccato, quindi si possono impostare valori inferiori o superiori a quello di fabbrica per overcloccare a piacere. Nonostante le alte prestazioni, Intel è riuscita a contenere dissipazione di calore e consumi, con un TDP di soli 44 Watt. Siccome i sistemi di raffreddamento dei notebook però sono limitati, la pratica dell'overclock va condotta con molta attenzione poichè può danneggiare seriamente il sistema. Intel tiene a specificare che gli utenti sono responsabili di ogni effetto collaterale derivante dall'overclock, specificando che non garantisce il corretto funzionamento a frequenze superiori a quelle certificate.

Naturalmente questa CPU si potrebbe anche usare in sistemi desktop per creare un'interessante combinazione di alte prestazioni e bassi consumi.

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