Chromebook: chi lo deve comprare e perché

Cosa si può fare con un Chromebook? L'abbiamo provato per qualche settimana: ecco pro e contro di questa soluzione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Introduzione

Notebook di serie B o potenziali concorrenti dei portatili tradizionali: cosa sono in realtà i Chromebook? Il dibattito è aperto e spesso si incontrano più diffidenti che tifosi, anche se in verità ben pochi in Italia hanno avuto modo di usare per qualche giorno un prodotto con sistema operativo Chrome OS e ne hanno provato direttamente i pro e i contro.

HP Chromebook 11

Noi abbiamo provato a farlo, con un HP Chromebook 11, il primo prodotto sbarcato ufficialmente in vendita nel Belpaese a settembre - e l'abbiamo usato per più di un mese. Ufficialmente è indirizzato agli studenti, non è certo un notebook professionale; abbiamo comunque voluto provare a usarlo per lavorare, per capire fino a che punto si può arrivare con un prodotto di questo tipo.

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Ricordiamo brevemente la configurazione: parliamo di un modello con schermo da 11,6 pollici a 1366 x 768 pixel, processore dual-core Samsung Exynos 5250, affiancato da 2 GB di memoria RAM e da 16 GB di spazio per l'archiviazione dei dati. Pesa 1,22 chilogrammi, misura 30 x 20,57 x 2,04 cm, offre 2 connettori USB 2.0 e la presa jack per le cuffie. Costa 269 euro.

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Rispetto a tre anni fa non è più vero che un Chromebook si può usare solo quando è connesso a Internet. Grazie a una serie di aggiornamenti implementati nel corso del tempo infatti è possibile fare molte attività offline: leggere e scrivere email con Gmail, fare note e liste con Google Keep, modificare o creare documenti, presentazioni e fogli di calcolo con Documenti, Presentazioni e Fogli, visualizzare gli eventi in Google Calendar e rispondere ad eventuali inviti, elaborare foto con l'editor integrato, guardare film, o ascoltare file MP3 con il media player integrato. I file vengono semplicemente sincronizzati con il cloud (o inviati in caso di mail) quando il Chromebook si collega nuovamente a Internet

HP Chromebook 11

Inoltre è sempre più vicina una convergenza con Android. I tempi sono ancora acerbi, ma proprio a settembre 2014 Google ha reso ChromeOS compatibile con alcune applicazioni Android. Come avevamo spiegato in dettaglio per il momento le app "cross" sono poche – si parla di Duolingo, Evernote, Sight Words e Vine – e si devono usare tramite uno strumento chiamato App Runtime for Chrome, (ARC) che è ancora in versione beta. 

Resta fissa invece una delle maggiori differenze che si incontrano rispetto a qualsiasi altro sistema operativo: il desktop è sostanzialmente ridotto a un'immagine di sfondo. Non ci si possono mettere cartelle, file o altri elementi da tenere sott'occhio, e non esistono widget come quelli di Android. C'è solo la barra in basso per accedere alle applicazioni, alle impostazioni e agli altri elementi che Google ha predisposto nel sistema.

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Ricordiamo inoltre che da sempre per stampare non basta collegare un cavo USB alla stampante, perché si può avviare una stampa solo via wireless usando Cloud Print. Se a casa avete una stampante che non è in rete dovete passare a un PC Windows per stampare, lo stesso se avete una stampante di rete ma non è supportata: qui trovate l'elenco completo dei modelli. Altro piccolo particolare: per accedere con un Chromebook alle cartelle su un NAS bisogna obbligatoriamente digitare l'indirizzo IP da web, non si possono mappare le unità come avviene in Windows.