Ciò che la AI potrebbe fare per noi

Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale è forse la ricerca più importante della nostra epoca, e avrà con ogni probabilità effetti mai visti prima sul genere umano.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Ciò che la AI potrebbe fare per noi

Armata di superintelligenza e di tutta la tecnologia che con essa si potrebbe creare, la ASI sarebbe probabilmente in grado di risolvere ogni problema dell'umanità. Riscaldamento globale? La ASI prima di tutto fermerebbe le emissioni di CO2 trovando sistemi molto migliori per generare energia, del tutto slegati dai combustibili fossili. Poi potrebbe creare un qualche sistema innovativo per rimuovere la CO2 in eccesso dall'atmosfera. Cancro e altre malattie? Nessun problema per la ASI – salute e medicina sarebbero rivoluzionate al di là di ogni immaginazione. Fame nel mondo? La ASI potrebbe usare cose come la nanotecnologia per costruire carne dal nulla, che sarebbe molecolarmente identica alla carne vera – in altre parola sarebbe vera carne.

only humans cartoon

La nanotecnologia potrebbe trasformare un mucchio d'immondizia in una grande scorta di carne fresca o altro cibo (che non dovrebbe avere la sua forma normale, pensate a un gigantesco cubo di mela), e distribuire tutto questo cibo nel mondo usando trasporti ultra avanzati. Naturalmente questo sarebbe un grande vantaggio anche per gli animali, che non sarebbero più uccisi dagli esseri umani, e la ASI potrebbe fare molte altre cose per salvare le specie a rischio o persino riportare indietro quelle estinte usando il loro DNA conservato. La ASI potrebbe anche risolvere i nostri macro problemi più complessi – le nostre discussioni su come andrebbero gestite le economie e come si faciliti il commercio mondiale, o anche le questioni più sfuggenti in etica e filosofia sarebbero sfacciatamente ovvie per una ASI.

Ma c'è una cosa che la ASI potrebbe fare per noi così sconvolgente, che solo leggerne mi ha fatto cambiare idea su tutto ciò che credevo di sapere.

La ASI ci potrebbe permettere di conquistare la nostra mortalità.

Alcuni mesi fa ho citato la mia invidia verso civilizzazioni potenzialmente più avanzate che sono riuscite a superare la loro mortalità, senza sapere allora che avrei potuto scrivere un articolo sulla possibilità che anche gli esseri umani ci possano arrivare nell'arco della mia vita. Leggere della IA vi farà riconsiderare tutto ciò su cui pensavate di essere sicuri – compresa la nozione di morte.

L'evoluzione non ha una sola buona ragione per aumentare la lunghezza della nostra vita. Se viviamo abbastanza da riprodurci e allevare i piccoli fino a che non possono arrangiarsi da soli, per l'evoluzione è sufficiente. Da un punto di vista evolutivo, non ci sono ragioni che avrebbero favorito mutazioni in favore di una vita insolitamente lunga, nella selezione naturale. Il risultato è che siamo ciò che il poeta W.B. Yeats definisce "un'anima incatenata a un animale morente"[1]. Non proprio divertente.

E visto che ognuno di noi è sempre moro, viviamo nella classica convinzione "morte e tasse", secondo cui entrambe sono le uniche cose sicure della vita. Pensiamo all'invecchiamento come al tempo – entrambe le cose vanno avanti e non c'è nulla che possiamo fare per fermarle. Ma è una convinzione sbagliata. Richard Feynman scrive:

Tra le cose più notevoli c'è il fatto che in tutte le scienze biologiche nulla dice che la morte sia necessaria. Se parliamo di moto perpetuo, abbiamo scoperto abbastanza leggi nello studio della fisica per dire che è assolutamente impossibile oppure le leggi sono sbagliate. Ma in biologia non si è scoperto ancora nulla che indichi l'inevitabilità della morte. Questo mi fa pensare che non sia inevitabile, e che sia solo questione di tempo prima che i biologi capiscano che cosa la provoca, e questa terribile malattia universale o temporaneità del corpo umano sarà curata.

Il fatto è che l'invecchiamento non è legato al tempo. Il tempo continuerà a scorrere, ma non deve farlo anche l'età. Se ci pensate, ha senso; l'invecchiamento è l'usura dei materiali di cui è fatto il corpo. Anche un'auto si consuma con il tempo, ma il suo invecchiamento è inevitabile? Se ripariamo e sostituiamo alla perfezione i pezzi ogni volta che ce n'è bisogno, l'auto potrebbe funzionare per sempre. Il corpo umano non è differente – solo molto più complesso.

Kurzweil parla di nanobot intelligenti e collegati in Wi-Fi all'interno del flusso sanguigno, che potrebbero eseguire un'infinità di azioni per la salute umana, compresa la periodica riparazione o sostituzione di cellule usurate in ogni parte del corpo. Se perfezionato, questo processo (o uno migliore creato dalla ASI) non si limiterebbe a mantenere il corpo in salute, ma potrebbe anche invertire l'invecchiamento. La differenza tra un corpo di 60 anni e uno di 30 si riduce ad alcuni dettagli fisici che si potrebbero alterare se avessimo la tecnologia. La ASI potrebbe creare un "cancella età", una macchina in cui si entra 60enni e si esce con un corpo 30enne (ci sarebbero anche infinite possibilità cosmetiche).

La grande intelligenza della ASI potrebbe trovare un modo per ringiovanire persino il cervello, e potrebbe capire come farlo senza alterare i dati (personalità, ricordi, etc.). Un 90enne affetto da demenza potrebbe entrare nella macchina cancella-età e uscirne lucido e forte, pronto a iniziare una nuova carriera. Sembra assurdo, ma il corpo non è che un insieme di atomi e un'ASI sarebbe presumibilmente in grado di manipolare facilmente ogni genere di struttura atomica. Non è tanto assurdo come potrebbe sembrare.

A questo punto Kurzweil fa un grande balzo in avanti. Crede che i materiali artificiali saranno integrati nel corpo sempre di più, con il passare del tempo. Prima gli organi si potranno rimpiazzare con macchine super avanzate che funzionerebbero per sempre senza rompersi mai. Poi, crede che potremmo cominciare a riprogettare il corpo – cose come la sostituzione delle cellule sanguigne con "nanobot globuli rossi" perfezionati che potrebbero alimentare il loro stesso movimento, eliminando del tutto il bisogno di un cuore. Arriva persino al cervello, ed è convinto che potremmo migliorare le nostre attività celebrali al punto tale che gli esseri umani potranno pensare miliardi di volte più in fretta di quanto facciano ora, e accedere a informazioni esterne grazie a elementi artificiali aggiuntivi che potranno comunicare con tutte le informazioni nel cloud.

Nota del traduttore: a questo punto vale almeno la pena di menzionare il pensiero di Miguel Nicolesis, secondo cui lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale diventerà superfluo, o per meglio dire essa prenderà la forma di una superintelligenza collettiva formata dalla moltitudine degli esseri umani collegati tra loro. Vedi: Niente Skynet per il futuro, perché diventeremo tutti Borg.

Le possibilità di creare una nuova versione dell'essere umano sarebbero infinite. Gli umani hanno separato il sesso dal suo scopo originario, e oggi lo fanno per puro divertimento e non solo per riprodursi. Kurzweil crede che in futuro potremo fare lo stesso con il cibo: i nanobot si occuperanno di portare il giusto nutrimento alle cellule del corpo, deviando con intelligenza ogni elemento non salutare attraverso il corpo senza conseguenze negative. Una specie di preservativo alimentare. Il teorico della nanotecnologia Robert A. Freitas ha già progettato un sostituto delle cellule sanguigne che, se un giorno saranno integrate nel corpo, permetteranno alle persone di scattare per 15 minuti senza respirare – quindi possiamo solo immaginare cosa potrebbe fare una ASI per le nostre capacità fisiche. La realtà virtuale assumerebbe un nuovo significato – i nanobot nel corpo potrebbero sopprimere gli input dei nostri sensi e sostituirli con segnali che ci metterebbero in un ambiente completamente nuovo, uno che potremmo vedere, sentire, ascoltare e odorare.

Kurzweil crede che alla fine gli esseri umani saranno completamente artificiali (si discute se una forma simile si possa ancora definire umana). Sarà un momento in cui guarderemo alla nostra forma biologica e penseremo a quanto fosse incredibilmente primitivo che le persone fossero fatte con essa. Un giorno in cui leggeremo dei primi passi della storia umana, quando microbi, incidenti, malattie, vecchiaia e dolore potevano uccidere un essere umano contro la sua volontà; un giorno che potrebbe segnare la fine della Rivoluzione AI e la fusione di Umano e AI (GIF). Secondo Kurzweil, alla fine conquisteremo la nostra forma biologica e diventeremo indistruttibili ed eterni – questa è la sua visione dell'altro lato della Fascia di Equilibrio. Ed è convito che ci arriveremo presto.

Non vi sorprenderà sapere che le idee di Kurzweil hanno attratto critiche piuttosto accese. La sua previsione del 2045 per la singolarità e la conseguente vita eterna con relative possibilità è stata etichettata come "l'estasi dei nerd" (Rapture of The Nerds, che è anche il titolo di un ottimo romanzo sul tema firmato da Cory Doctorow, N.d.T) o anche "Progetto Intelligente per gente con IQ di 140" (un sarcastico riferimento al creazionismo, N.D.T). Altri hanno messo in discussione la sua ottimistica cronologia, o persino la sua capacità di comprendere effettivamente il corpo e il cervello, o la sua applicazione dei parametri della legge di Moore, (che normalmente si applica ai progressi nell'hardware) a una più grande varietà di cose, compreso il software. Per ogni esperto convinto che Kurzweil abbia ragione, ce ne sono probabilmente tre persuasi che sia parecchio fuori strada.

Ciò che mi ha sorpreso, però, è che la maggior parte degli esperti in disaccordo con lui non sono in disaccordo totale, su ogni cosa che Kurzweil dà per possibile. Leggendo una visione del futuro così azzardata mi sarei aspettato risposto del tipo "ovviamente una cosa del genere non può succedere", ma invece era più cose del tipo "Sì, può succedere tutto se riusciamo ad arrivare in sicurezza alla ASI, ma quella è la parte difficile". Bostrom, una delle voci più autorevoli tra quelle che ci mettono in guardia sui pericoli della AI, riconosce comunque che:

È difficile pensare a un qualunque problema che una superintelligenza non potrebbe risolvere o almeno aiutarci a risolvere. Malattia, povertà, distruzione ambientale, sofferenze non necessarie di ogni genere: questo è il genere di cose che una superintelligenza armata di nanotecnologia avanzata potrebbe eliminare. Inoltre una superintelligenza potrebbe darci un'aspettativa di vita indefinita, tanto fermando e invertendo l'invecchiamento con la nanomedicina, quanto offrendoci la possibilità di caricare (upload) noi stessi. Una superintelligenza potrebbe anche darci l'opportunità di aumentare enormemente le nostre capacità intellettive ed emotive, e aiutarci nel creare un mondo estremamente piacevole nel quale vivere vite dedite al gioco, alla gioiosa relazione con gli altri, e al goderci l'esperienza, la crescita personale, la vita vicina ai nostri ideali.

Questa citazione arriva da qualcuno che non si posiziona nel Confident Corner, ma è il tipo di commento che ho trovato più spesso – esperti che rinnegano Kurzweil per molte ragioni ma allo stesso tempo non credono che affermi l'impossibile, nel caso riuscissimo a raggiungere l'ASI in sicurezza. Ecco perché ho trovato le idee di Kurzweil tanto contagiose – perché descrivono la parte bella di questa storia e perché sono davvero possibili. Se si tratta di una divinità buona.

La critica più comune che ho trovato riguardo alle persone del Confident Corner è che potrebbero sbagliarsi pericolosamente nel valutare gli aspetti negativi della ASI. Il famoso libro di Kurzweil, La Singolarità è vicina, dedica 20 delle sue oltre 700 pagine ai potenziali pericoli. Prima ho suggerito che il nostro destino, quando nascerà questo enorme potere, dipenderà dalle persone che ne avranno il controllo e dalle loro motivazioni. Kurzweil risponde velocemente a tale questione con la frase "[La ASI] sta nascendo da molti diversi sforzi e sarà profondamente integrata nel software della nostra civilizzazione. Sarà anche profondamente radicata nei nostri corpi e cervelli. Per questo rifletterà i nostri valori, perché [la ASI] saremo noi".

Ma se questa è la risposta, perché così tante tra le persone più preparate del pianeta sono tante preoccupate in questo momento. Perché Stephen Hawking dice che lo sviluppo della ASI "potrebbe significare la fine della razza umana"? Perché Bill Gates dice di non capire "perché ci sono persone che non si preoccupano" ed Elon Musk teme che stiamo per "evocare un demone"'? E perché così tanti esperti sull'argomento definiscono la ASI come la più grande minaccia per l'umanità? Queste e altre persone sul Viale dell'Ansietà (Anxious Avenue nel grafico) non accettano il modo in cui Kurzweil liquida i pericoli della AI. Sono molto, molto preoccupati riguardo la Rivoluzione AI, e non sono dediti alla parte positiva della Fascia di Equilibrio. Sono troppo occupati a guardare dall'altra parte, dove vedono un futuro terrificante, a non sono certi che riusciremo a sfuggirne.