Intel DP67BG

Confrontiamo 10 schede madre basate su socket LGA 1155 e chipset P67.

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a cura di Tom's Hardware

Intel DP67BG

I prodotti Intel generalmente sono considerati dei punti di riferimento, o meglio dei punti di partenza, che gli altri produttori usano per iniziare il loro lavoro. Le nuove motherboard non fanno eccezione a questa regola, e la natura reference di questa scheda è evidente.

L'unicità della soluzione di Intel è il tasto "Back to BIOS" del pannello di I/O, una funzione che disabilita temporaneamente le impostazioni personalizzate. In questo modo non c'è quasi più bisogno di un "CLR_CMOS" dopo un avvio fallito; questa scelta batte persino le routine di prevenzione degli avvii falliti di molti altri marchi, e non fa perdere alcuna personalizzazione.

Il layout è di buon livello, a partire dalla spaziatura di tre slot per le schede video. Lo slot x16 inferiore prende in prestito otto linee dallo slot superiore se ospita una scheda, usando switch automatici per passare dalla modalità x16/x0 alla x8/x8. Un altro aspetto convincente sta nel connettore audio del pannello frontale, localizzato sopra lo slot grafico inferiore, cioè vicino alle porte che deve servire. La posizione del display diagnostico Port 80 accanto agli slot DIMM completa un design dove nessuna caratteristica importante è bloccata dalle schede installate o dal dissipatore della CPU.

Tutte queste caratteristiche si prestano allo sviluppo di una variante micro-ATX, così come la posizione dei connettori SATA.

Layout a parte, siamo rimasti perplessi per altre caratteristiche o per la loro mancanza. Ci ha lasciato interdetti l'assenza di un connettore USB 3.0 per il pannello frontale. Al contrario mettiamo in discussione l'aggiunta del bridge PCIe-to-PCI 89HMPEB383ZA di IDT, insieme ai due slot PCI connessi e al controller FireWire, poiché è stata Intel a scaricare il vecchio PCI escludendolo dal proprio chipset.