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a cura di Manolo De Agostini

Intel si aspetta che i prossimi processori Conroe e Merom forniscano un vantaggio prestazionale superiore al 20 percento rispetto ai processori di Advanced Micro Devices attesi per il medesimo periodo.

Mooly Eden, vice presidente e general manager di Intel Mobile Platforms Group afferma che il prossimo IDF porterà una ventata d'aria fresca, una svolta. Intel incontrerà gli sviluppatori di hardware, i partners, gli analisti e fornirà nuovi dettagli sulla prossima architettura.

I piani di Intel per il settore desktop

I piani di Intel per il settore mobile

"Crediamo di poter aumentare il divario," afferma Eden, specificando come i prossimi processori Merom e Conroe siano stati sviluppati dal team a capo del progetto Pentium M. La filosofia di progettazione sarà dunque la stessa, con un occhio di riguardo ai consumi e al calore prodotto. Merom e Conroe sono attesi, lo ricordiamo, nel secondo trimestre dell'anno rispettivamente per il settore mobile e desktop.

Questa architettura manca ancora di un nome "comune" e al momento è definita vagamente come Next-Generation Micro-Architecture (NGMA). Intel ha già parlato di questa architettura, affermando l'utilizzo di pipelien a 14 stadi anzichè 31 come quelle utilizzate nei processori Pentium 4. Le informazioni sono processate attraverso le pipeline, per cui la presenza di più stadi comporta meno lavoro per ogni pipeline. Tutto questo deve essere supportato però da frequenze elevate che, come abbiamo visto hanno portato i Pentium 4 a scaldarsi eccessivamente.

Intel quindi ribalta la strategia finora utilizzata e apporta maggior carico alle pipeline oltre che quattro istruzioni per ciclo di clock anzichè le tre dei chip attuali. Come con i processori Core Duo inoltre, la cache unificata sarà condivisa (4MB di cache).

Tutto questo secondo Eden sarà in grado di superare le prestazioni dei processori AMD, anche senza adottare il controller di memoria integrato: "It will take at least a year and a half to two years to close such a gap."

Un anno e mezzo o due anni per "chiudere" il gap, ottimista Intel.

Intel è invece dubbiosa sul controller di memoria integrato; sebbene permetta una maggiore velocità nel passaggio di dati tra memoria e CPU, questa architettura forza il processore ad essere progettato per un tipo di memoria specifica.

Maggiori dettagli all'Intel Developer Forum del 7 marzo al Moscone Center di San Francisco.