Il panorama della cybersecurity enterprise sta per conoscere la sua più grande trasformazione di sempre. L'acquisizione da 32 miliardi di dollari di Wiz da parte di Google ha superato l'ostacolo cruciale dell'antitrust review condotta dal Dipartimento di Giustizia statunitense, aprendo la strada a quella che sarà la più costosa operazione nella storia di Mountain View. Un affare che ridefinisce completamente il posizionamento di Google Cloud nel mercato della sicurezza informatica aziendale, storicamente dominato da player come Palo Alto Networks, CrowdStrike e Microsoft.
La conferma arriva direttamente dal CEO di Wiz, Assaf Rappaport, durante un evento del Wall Street Journal. Nonostante il via libera antitrust rappresenti una milestone fondamentale, il closing definitivo richiede ancora ulteriori passaggi burocratici e approvazioni regolamentali. TechCrunch ha contattato Wiz per ottenere dettagli più precisi sulla timeline prevista per la conclusione dell'operazione, ma al momento la società mantiene un profilo cauto sulle tempistiche specifiche.
La vicenda di questa acquisizione rivela quanto sia strategico il settore cloud security per i colossi tech. Google aveva già avvicinato Wiz nel 2024 con un'offerta da 23 miliardi di dollari, una cifra che all'epoca sembrava già straordinaria per una startup relativamente giovane. Rappaport però rifiutò, convinto che la traiettoria di crescita dell'azienda giustificasse una valutazione significativamente superiore. Una scommessa che si è rivelata vincente: le negoziazioni sono riprese nei primi mesi del 2025, culminando nell'annuncio ufficiale di marzo con una valutazione lievitata a 32 miliardi.
L'operazione era finita sotto la lente dell'antitrust già a giugno 2025, come inizialmente riportato da Bloomberg. Le autorità hanno evidentemente valutato che, nonostante la dimensione monstre dell'acquisizione, non sussistano rischi significativi di concentrazione monopolistica nel mercato della cloud security. Una posizione comprensibile considerando la frammentazione del settore e la presenza di competitor agguerritissimi come AWS con GuardDuty e Security Hub, Microsoft con Defender for Cloud, e pure Zscaler nel segmento SASE.
Per il mercato europeo, questa operazione avrà implicazioni rilevanti anche sotto il profilo normativo. Con il Digital Markets Act pienamente operativo e il GDPR che impone requisiti stringenti sulla gestione dei dati, l'integrazione delle tecnologie Wiz nell'infrastruttura Google Cloud dovrà navigare un ecosistema regolamentare complesso. Le aziende europee che già utilizzano Wiz per la compliance e la protezione dei workload cloud osserveranno con attenzione come Google gestirà la transizione senza compromettere certificazioni e conformità esistenti.
Secondo quanto riportato da Reuters, il closing definitivo è atteso per l'inizio del 2026. Fino ad allora, entrambe le società dovranno completare i restanti step regolamentari e pianificare l'integrazione tecnica e organizzativa.