Core i7-6700K e Core i5-6600K raggiungono l'età pensionabile

No, non dovete cambiare processore. Semplicemente queste CPU non saranno più prodotte da Intel. Se però le volete, c'è ancora un po' di tempo.

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a cura di Manolo De Agostini

End of Life, o in breve EOL. È l'indelebile marchio che Intel usa per comunicare al mondo i processori che smetteranno di uscire dagli impianti e che presto, volenti o nolenti, spariranno dal mercato. L'ultima infornata di addii riguarda anche due CPU che hanno fatto la storia recente, il Core i7-6700K e Core i5-6600K.

Processori non per tutti, potenti ma costosi, e in più overcloccabili. Ma in un periodo in cui AMD non aveva ancora presentato le CPU Ryzen, diventando così una valida alternativa alle soluzioni della casa di Santa Clara, questi chip Skylake sono finiti all'interno di tanti PC e ci resteranno a lungo, a meno che non subentri una non sempre motivata voglia di cambiare. D'altronde c'è chi ha ancora l'ottimo Core i5-2500K, perché sostituire un processore che non ha nulla di meno di un'attuale CPU Kaby Lake?

intel skylake k

Intel ha fissato le tappe della dipartita, dando agli OEM fino al 30 marzo 2018 per fare gli ultimi ordini, mentre le consegne saranno evase entro inizio settembre del prossimo anno. I consumatori che le vogliono dovranno contare sempre di più sui fondi di magazzino dei negozi.

È giunto il momento di guardare avanti, e il futuro è a un tiro di schioppo, a inizio ottobre, rappresentato dall'ottava generazione di CPU Core, nome in codice Coffee Lake, che finalmente porterà cambiamenti interessanti all'offerta Intel: dai Core i3 quad-core alle CPU a sei core.