Crucial Momentum Cache su tutti gli SSD NVMe? Forse per poco

Momentum Cache di Crucial funziona inaspettatamente su tutti gli SSD NVMe, permettendo di accelerare le prestazioni di archiviazione servendosi della RAM.

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a cura di Manolo De Agostini

Il sito The SSD Review ha scoperto un'interessante novità che riguarda il software Crucial Storage Executive che accompagna gli SSD dell'azienda statunitense. Il sito ha verificato che Momentum Cache, tecnologia che permette di sfruttare la memoria di sistema (RAM) per accelerare le prestazioni, funziona con qualsiasi tipo di SSD NVMe PCIe, non solo con le soluzioni Crucial.

C'è un unico neo in questa implementazione: per abilitare questa funzionalità bisogna avere un SSD Crucial nel sistema al momento dell'installazione del software, a mo' di attivazione, poi si può anche rimuoverlo. Nel computer di The SSD Review c'era infatti un Crucial MX300, affiancato da un OCZ RD400. La novità interessante è che rimuovendo l'SSD Crucial, il software non ha impedito a Momentum Cache di continuare a funzionare, consentendo alla tecnologia di lavorare con l'SSD di OCZ (o meglio dire, Toshiba).

WD Black Intel 600P Crucial Storage Executive Momentum Cache

Momentum Cache, tecnologia analoga alla RAPID mode di alcuni SSD Samsung, permette di ottenere maggiori prestazioni dal sottosistema di archiviazione, permettendo a gran parte delle letture e delle scritture di essere archiviate / inviate nella RAM, che agisce come cache rapida, prima di arrivare sull'SSD. In questo modo le prestazioni aumentano, al costo di un'occupazione maggiore della RAM.

The SSD Review ha verificato il funzionamento della tecnologia con Crucial Storage Executive in versione 3.46.062017.04 (scaricatelo prima che Crucial lo rimuova!) e la seguente lista di SSD NVMe: Toshiba OCZ RD400, SSD NVMe con controller Phison E7, Intel 600P, Intel 750 Series, Samsung 950 Pro, Samsung 960 EVO, WD Black SSD e Plextor M8Se. Le prestazioni, come vedete dai test, sono indubbiamente superiori.

OCZ RD400 1TB CDM
Toshiba OCZ RD400 Momentum Cache

A sinistra l'SSD OCZ senza Momentum Cache, a destra con la tecnologia Crucial attiva - clicca per ingrandire

Non è chiaro se si tratti di un bug o di una dimenticanza da parte degli sviluppatori, che non hanno inserito i consueti paletti al funzionamento della tecnologia. La speranza è che sia solo un primo passo verso l'apertura di Momentum Cache a tutti gli SSD NVMe, trasformandola in una soluzione agnostica. Ma ci contiamo poco.

"Per esplorare la compatibilità di questo bug più a fondo, abbiamo preso un Kingston Hyper X Predator (un SSD PCIe AHCI e non NVMe) per vedere se potevamo abilitare Momentum Cache e non è stato possibile. Inoltre sembra che se usate un driver proprietario per il vostro SSD NVMe non Crucial, questo disattivi la possibilità di usare tale funzionalità", aggiunge The SSD Review.

Toshiba OCZ RD400 Momentum Cache Anvil

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In poche parole bisogna usare il driver NVMe di default di Windows 10, non sempre in grado di assicurare le massime prestazioni. A ogni modo è una chicca interessante per chi ha qualche SSD Crucial e un SSD NVMe di un altro produttore e vuole passare qualche ora a sperimentare.

Ci sono però delle avvertenze: non solo il funzionamento con altri SSD NVMe non è supportato, ma l'uso di Momentum Cache potrebbe trasformarsi in un problema in caso di improvvisa assenza di energia: la RAM è una memoria volatile e perciò i dati svaniscono nel nulla senza energia. Insomma, se volete darvi ai test, sappiate che è a vostro rischio e pericolo.


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