L'economia britannica ha subito un colpo devastante a causa dell'attacco informatico che ha paralizzato Jaguar Land Rover, con perdite stimate fino a 1,9 miliardi di sterline (circa 2,18 miliardi di euro). A rendere ancora più allarmante la situazione è il fatto che queste cifre rappresentano solo i danni iniziali, destinati potenzialmente ad aumentare se dovessero emergere ritardi imprevisti nel ripristino completo della produzione negli stabilimenti principali del gruppo automobilistico.
Il Cyber Monitoring Centre, organismo specializzato nella sicurezza informatica, ha pubblicato un rapporto dettagliato che analizza l'impatto economico dell'attacco. Ciò che rende particolarmente grave questo episodio è l'effetto domino sulla catena di approvvigionamento: oltre 5.000 organizzazioni indipendenti collegate a JLR hanno risentito delle conseguenze del blocco informatico, amplificando esponenzialmente i danni economici.
La portata globale dell'attacco ha messo in ginocchio contemporaneamente strutture produttive distribuite su quattro continenti. Gli impianti nel Regno Unito sono stati i primi a fermarsi, seguiti dalle fabbriche in Slovacchia, mentre anche i siti produttivi in Cina, India e Brasile hanno dovuto cessare le attività. Gli autori dell'attacco, sorprendentemente identificati come adolescenti appartenenti a gruppi ransomware, sono riusciti a bloccare l'intero sistema informatico globale dell'azienda.
Il panorama della cybersicurezza britannica negli ultimi dodici mesi rivela una situazione allarmante che va ben oltre il caso Jaguar Land Rover. La catena di supermercati Marks and Spencer è stata vittima di un attacco che le è costato circa 300 milioni di sterline (399 milioni di dollari), dimostrando come il settore della grande distribuzione sia altrettanto vulnerabile rispetto a quello manifatturiero.
Un'indagine recente ha rivelato dati preoccupanti sul sistema educativo britannico: il 90% delle università intervistate ha dichiarato di aver subito tentativi di violazione nell'ultimo anno. Ma la situazione è ancora più grave di quanto si possa immaginare, poiché anche la stragrande maggioranza delle scuole secondarie e primarie ha segnalato di essere stata presa di mira dagli hacker, evidenziando come nessun settore sia immune da questi attacchi.
L'attacco a JLR si inserisce dunque in un quadro più ampio di offensive informatiche sistematiche contro istituzioni britanniche di ogni tipo. Dalle aziende manifatturiere ai supermercati, dalle università agli istituti scolastici, il Regno Unito sta affrontando una vera e propria ondata di attacchi che combinano ransomware e tecniche di ingegneria sociale, mettendo a rischio non solo i dati sensibili ma l'intera economia nazionale.