Dall'amore per lui, all'odio per l'altro

Dietro alla qualità dell'Apple Mac si nasconde una sapiente operazione di marketing, ma che riguarda marginalmente il design.

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a cura di Dario D'Elia

Dall'amore per lui, all'odio per l'altro

E siamo ai giorni nostri con una contrapposizione netta tra i due mondi. Solo che all'amore per il Mac si è unito anche un po' di odio nei confronti di Microsoft. L'aspetto divertente è che lo scambio di accuse da una parte all'altra della barricata si è dimostrato ciclico - nei contenuti. Un tempo gli utenti Windows deridevano i gusti plasticosi degli utenti Mac; oggi praticamente avviene il contrario. Possiamo forse negare le qualità del design Apple?

Se fosse possibile però misurare il pathos delle rispettive compagini ne uscirebbe un quadro piuttosto chiaro. "Gli utenti Windows non si fanno prendere così tanto come quelli Mac. Difficile cercare di argomentare razionalmente con qualcuno che ha perso il senno", ha dichiarato Ken Webber, un altro utente online.

Effettivamente questo dibattito non si è mai esaurito, ma adesso non si può più ridere di Apple come in passato. Per la prima volta i neofiti ne riconoscono il marchio e li desiderano. Anche in ambito business grazie a Boot Camp è possibile disporre delle soluzioni corporate espressamente sviluppate per Windows. E certamente da quando ogni attività ha iniziato a spostarsi online, le questioni di compatibilità sembrano giorno dopo giorno essere meno importanti.

La questione di fondo, comunque, è che gli utenti Mac sentono una certa affinità sia all'interno della loro comunità che con le loro macchine. Un qualcosa che gli altri non provano. Molti sostengono che si tratti di qualcosa che ha che fare con il design, sia hardware che software. Altri, invece, credono che sia la sensazione di maggiore libertà creativa che sono in grado di trasmettere alcune applicazioni. Chi può dire?