Defcon One, il case italiano cerca fondi per la produzione

Defcon One, il case italiano nato dall'idea di alcuni appassionati, si presenta su Indiegogo per raccogliere fondi e avviare la produzione.

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a cura di Manolo De Agostini

Abbiamo iniziato a seguire il case italiano Defcon One fin dagli albori, presentandovelo in una nostra vecchia rubrica sul crowdfunding. Da allora il progetto di Nicola Zanarini ha fatto alcuni passi avanti, ne abbiamo seguito l'evoluzione, fino ad arrivare a una seconda campagna per la creazione dei prototipi.

Oggi parte il terzo crowdfunding volto alla produzione. Per l'occasione siamo stati nuovamente contattati da Nicola, al quale abbiamo posto qualche domanda sul progetto, scoprendo che il Defcon One non è più solo.

Tom's Hardware: Ci eravamo lasciati con una campagna di crowdfunding per la realizzazione dei prototipi della terza versione del Defcon One. Com'è andata?

Nicola Zanarini: il crowdfunding della prototipazione del Defcon One è andato egregiamente! Abbiamo realizzato il 196% della cifra necessaria, circa metà era per le configurazioni che ci hanno richiesto nei prototipi e con il resto siamo riusciti a portare a termine la prototipazione con successo.

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TH: Volete raccogliere i fondi per avviare la produzione. Quanto vi serve e come fare per sostenervi?

NZ: Esatto, la nostra campagna di Indiegogo mira a darci i mezzi per iniziare la produzione del Defcon One e degli altri prodotti a cui abbiamo lavorato nel frattempo, come la Hydra Desk, il NR-01 ed il Hydra Crystal. Partiremo con 32.000 euro come obiettivo, somma che ci permetterà di avviare la produzione e completare gli ultimi passaggi logistici.

TH: Avete apportato modifiche al Mark III rispetto a quanto riportato nella nostra intervista? Se sì, quali?

NZ: Una delle cose che ci sta più a cuore è di fornire prodotti che rispecchino appieno i desideri della community. Nel corso del crowdfunding il Defcon One ha subito vari cambiamenti basati sul feedback ricevuto: è diventato 6 centimetri più alto e 4 centimetri più lungo, guadagnando il supporto per radiatori da 240 mm, due ventole da 120 mm sul frontale che ne migliorano ulteriormente le prestazioni termiche (poiché generano un flusso d'aria sia dietro le GPU che nella zona scheda madre), alimentatore posizionato sul fondo con gli HDD nascosti ed SSD a vista.

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Abbiamo anche aggiunto alcune chicche estetiche, come le viti a vista montate su rondelle svasate colorate e personalizzabili (che useremo su tutti i nostri prodotti), i piedini di alluminio ricavati dal pieno ed altri piccoli dettagli interni.

TH: Puoi fare un confronto con un case analogo al Defcon One? In sintesi, perché un appassionato dovrebbe acquistare il vostro case e non quello di un'azienda più quotata, che vantaggi offrite? (es. temperature, rumorosità, ecc.).

NZ: Onestamente non saprei a quale case confrontarlo - ce ne sono vari che presentano le GPU a vista (tra i quali anche il nostro Hydra Crystal), ma si tratta sempre di modelli che mettono in evidenza una sola scheda grafica e non entrambe come il Defcon One. Questa soluzione permette di fare due finestrature - una per le schede video, ed una per la scheda madre ed SSD, permettendo quindi di posizionare il case sia a destra che a sinistra senza perdersi lo spettacolo del proprio PC.

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Hydra Desk, "Virus" mod by Yuri Gabrielli

Al di là del un semplice fatto estetico, questa soluzione permette di dividere il case in due "zone termiche", una che risente praticamente solo del carico termico di scheda madre e CPU, ed una che risente solo del carico delle GPU; senza contare che, oltre al flusso d'aria che hanno dietro grazie alle ventole frontali, le GPU prendono sempre aria fresca dall'esterno, assicurandosi così le più basse temperature possibili.

In breve il Defcon One offre un case di alta qualità (essendo costruito il alluminio da 1,5 mm e plexiglass da 3 mm) con un design sia estetico che termico unici al mondo, senza contare che è un made in Italy, dal design fino all'ultima piega.

TH: Dicevate che il case potrebbe essere pronto per ottobre a un prezzo che dovrebbe aggirarsi tra 150 e 200 euro più spese di spedizione. Pensate di confermare quanto detto in passato?

NZ: La buona notizia è che probabilmente sarà disponibile molto prima; se la campagna va bene già per l'estate 2016; quella meno buona è che il prezzo sarà di 200 euro su Indiegogo, e 250 euro alla rivendita. 

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Hydra Desk, "Virus" mod by Yuri Gabrielli

Oltre a un aumento di costi dovuto alla riprogettazione, che ha portato nuovi pezzi nel case, abbiamo anche cambiato la qualità di alcune cose, tra le quali i cavi riser, che ora sono schermati EMI ed EMC garantiti dal produttore per PCI-E 3.0 x16 (evitando di fornire, come succede ad altri più famosi, riser inutilizzabili); costano quasi il doppio di quelli che usavamo in precedenza, ma garantiscono il buon funzionamento del sistema con qualsiasi componente.

TH: Ci avevate detto che avete in cantiere accordi di distribuzione in Italia e all'estero. Confermate? Siete riusciti a stringere nuove intese?

NZ: Fortunatamente si - siamo stati contattati anche da grossi rivenditori a livello europeo, tra i quali alcuni in Italia, Inghilterra, e Germania. Alcuni di questi sono confermati, gli altri sono ancora in cantiere, in attesa di poter visionare tutti i nostri prodotti prima di siglare.

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TH: Ci hai confessato che state lavorando anche ad altri due case, Hydra Crystal e NR-01: vuoi parlarcene? Come fare per supportare il loro sviluppo? 

NZ: Come già menzionato sia il Crystal che il NR-01 sono due progetti a cui abbiamo lavorato in parallelo al Defcon One ed alla Hydra Desk. Nonostante ci siamo focalizzati sugli ultimi due, anche lo sviluppo del Crystal e del NR-01 procedono bene, e ci manca solo l'ultima fase di prototipazione prima di passare alla produzione; è per questo che abbiamo deciso di includere entrambi i case nella campagna, fiduciosi di poter ultimare gli ultimi dettagli per entro la sua conclusione (o anche prima). 

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Come per il Defcon One basterà andare sulla campagna e contribuire alla raccolta fondi, selezionando la "ricompensa" a vostra scelta, tra le quali anche questi due case. La Hydra Desk è la punta di diamante dei nostri progetti; si tratta di una scrivania in alluminio da 1,5 mm con la superficie superiore in vetro temprato di spessore 8 mm che consente la realizzazione di un'infinita di sistemi a liquido e possibilità di modding.

Di fabbrica la Hydra Desk permetterà di alloggiare schede madre fino alle E-ATX, 2 alimentatori ATX di qualsiasi dimensione e ben 6 radiatori, 5 dei quali da 360 mm ed uno da 480 mm, caratteristica quest'ultima che la pone automaticamente un gradino sopra le offerte della concorrenza. Come tutti i nostri prodotti si può smontare per intero con una singola chiave a brugola ed offre spazio dedicato al cable management e cable routing.

Oltre a queste caratteristiche tecniche, la Hydra Desk eccelle anche nel prezzo - prevediamo infatti un prezzo di vendita di circa 850 euro, molto inferiore a quello di qualsiasi soluzione della concorrenza, pur offrendo un'elevata qualità dei materiali e varie caratteristiche uniche/superiori, tra le quali la possibilità di mettere una seconda configurazione nello spazio a sinistra di quella di fabbrica.

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L'Hydra Crystal è un case a frontale quadrato che si sviluppa in lunghezza, con scocca esterna in alluminio da 3 mm e le paratie di vetro temprato da 4 mm. Al di la della qualità costruttiva, questo case si distingue anche per il posizionamento delle GPU, montate in verticale e connesse alla scheda madre tramite riser PCI-E; il case supporta schede madre mATX (anche se come per tutti i nostri prodotti faremo versioni sia mini ITX che ATX), fino a due schede grafiche, 2 radiatori da 240 mm (con ventole slim sopra) e spazio di archiviazione espandibile a piacere. Come per tutti i nostri prodotti i piedini e bussolotti di fissaggio delle paratie in vetro sono tornite dal pieno con oring antiscivolo.

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L'NR-01 è un Open Case convertibile. L'idea è di avere una soluzione che possa fungere sia da  sia da Open Case, sia da banchetto di prova. Abbiamo progettato il case in modo tale da dare un buon spazio di lavoro per la "modalità banchetto", permettendo il montaggio di schede ATX, di usare radiatori da 360 mm di qualsiasi spessore ed alimentatori ATX di qualsiasi lunghezza. Per quanto riguarda le configurazioni "case" abbiamo invece creato spazio per il cable management, spazio fino a 4 drive da 3,5" o 2,5" e due slot da 5,25" frontali, utili in tutte le configurazioni per controller di ventole ed altri dispositivi/sensori.