Facebook Messenger, la funzione per scambiare messaggi sul noto social network, fra qualche mese permetterà il trasferimento di somme di denaro da un utente all'altro. Al momento la novità è prevista solo per il mercato statunitense, ma è probabile che in futuro sia disponibile in altri paesi.
In pratica nella zona messaggi – sia su desktop che app Android e iOS - oltre alle classiche icone caratteri, foto, galleria, emoticon, registrazione vocale e mi piace, ecco il simbolo del dollaro. Un tocco e si apre una sezione che consente di selezionare l'ammontare della cifra e poi il numero della carta di debito che sarà usata (solo la prima volta). La transazione poi si completerà in massimo tre giorni, a seconda delle banche, poiché l'accredito avviene direttamente sul conto del ricevente.
Non è chiaro se sia previsto un tetto massimo alle transazioni, ma l'unica certezza è che si parla delle sole carte di debito Visa e Mastercard. Quelle simili come servizi al Bancomat e che a volte sono anche ricaricabili.
Facebook ha deciso di sfruttare l'esperienza maturata con i sistemi di pagamento già impiegati nei segmenti giochi e pubblicitario. Oggi può vantare già un milione di transazioni quotidiane.
La sicurezza quindi è di fatto la stessa: non solo è cifrata la comunicazione tra il terminale e Facebook, ma anche le informazioni delle carte sulla piattaforma. Per altro i sistemi di pagamento risiedono in un ambiente separato rispetto agli altri del network Facebook e godono di un monitoraggio e controllo più avanzato. È attivo un vero e proprio tema anti-frode che si occupa della sicurezza degli account.
Da sottolineare che volendo si può creare una specifica password per procedere con le transazioni e con iOS è possibile anche abilitare l'uso del Touch ID.
Rimane solo un interrogativo ed è quello che riguarda la sicurezza dei minori. La cronaca si è più volte soffermata su casi di abusi che vedono nello scambio digitale di denaro uno strumento chiave. C'è da dire che Facebook ha avuto l'accortezza di non consentire transazioni tra account PayPal – e questo è un grande deterrente – ma il tema rimane comunque da non sottovalutare.