Fastweb Nexxt: modem con Alexa e mesh, ma anche più servizi

Fastweb ha annunciato Nexxt, la sua nuova offerta per internet veloce e telefonia che ha voluto definire più volte come un enorme balzo in avanti per i fornitori di connettività.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Fastweb ha annunciato Nexxt, la sua nuova offerta per internet veloce e telefonia che ha voluto definire più volte come un enorme balzo in avanti per i fornitori di connettività. La parte più evidente della nuova offerta sono il nuovo modem/router chiamato Nexxt e il suo extender Booster. Entrambi sono basati su Wi-Fi 6 e incorporano tutte le funzioni di un Alexa Dot, quindi si possono usare come smart speaker a tutti gli effetti e usare la voce per gestire alcune delle funzioni del router come l’accensione o lo spegnimento del Wi-Fi.

Da lunedì si avranno i dettagli per quello che riguarda i prezzi, ma sappiamo già che esisteranno due possibilità: la sottoscrizione del servizio con solo il Nexxt in comodato gratuito e quella che include il Nexxt e un Booster. I vecchi clienti potranno continuare a usare il FastGate, ma se vorranno potranno passare da metà giugno al Nexxt con una spesa di 49 euro.

Il design dei due prodotti è piacevole e curato e la parte tecnologica sembra essere, almeno sulla carta, un gradino sopra al modem “medio” fornito dai provider. Il Nexxt supporta, ovviamente, già la connessione in fibra a 2,5Gbps che Fastweb ha già attivato in molte città, ma è già pronto anche per la velocità dei 10Gbps che Fastweb vede come prossimo step.

L’azienda ci ha tenuto a sottolineare che l’offerta a 10Gbps non arriverà a breve in quanto vogliono prima completare il roll-out della 2.5giga e dedicarsi alla riduzione del gap prestazionale di Internet tra città e zone rurali con il potenziamento della loro rete FWA.

Nexxt, comunque, non è pensato solo per le connessioni in fibra in quanto ne esiste una versione dotata di porta per connessioni Adsl. Una caratteristica peculiare dei due dispositivi è che non dispongono di porte che vanno oltre il gigabit. Questo vuol dire che l’ampiezza di banda deve necessariamente essere divisa su più dispositivi e non è possibile “concentrarla” su uno solo. Questo è un peccato perché preclude l’utilizzo del modem in casi dove si vuole usare un router diverso in cascata per applicazioni particolari.

L’interfaccia è su tre livelli

Da un punto di vista della configurazione, il dispositivo principale sembra promettere molto bene. Abbiamo potuto metterci le mani solo per pochi minuti, in attesa che ce lo inviino per una prova più completa, ma abbiamo apprezzato il fatto che esistano ben tre livelli di utilizzo per l’interfaccia utente.

Il primo è pensato per l’utente “poco esperto”, accessibile dall’app e quindi pieno di pulsantoni. Raggiunge un livello di profondità relativamente basso dal punto di vista tecnico, ma comunque abbastanza sofisticato per quello che riguarda le automazioni e impostazioni di utilizzo.

Ad ogni dispositivo di casa può essere assegnato un profilo con limiti di utilizzo e automazioni che possono in parte esser gestite anche dall’app di Alexa. Il router viene visto a tutti gli effetti come un dispositivo Alexa e quindi si integra nelle routine di domotica con in più le funzioni dedicate al router, tra le quali ne troviamo che blocca le notifiche quando si vede un film.

Su questa parte dobbiamo andare più a fondo perché sembra che il router agisca bloccando le porte su cui viaggiano i dati delle app di comunicazione e quindi serve un’analisi decisamente approfondita degli eventuali benefici.

Una delle funzioni che più ci è sembrata interessante dell’integrazione tra assistente personale e provider di telefonia è la possibilità di fare telefonate direttamente in vivavoce tramite il Nexxt (il supporto alle chiamate tramite Booster arriverà nei prossimi mesi come aggiornamento software). In pratica, basta dire ad Alexa di chiamare un numero di telefono o uno dei contatti della nostra rubrica e parte una chiamata telefonica (landline) dal nostro numero di telefono.

Il secondo livello dell’interfaccia, sempre gestibile via app, garantisce già un livello di profondità tecnica più che decorosa, con la possibilità di impostare port forwarding e DMZ, gestire ogni aspetto della Wi-Fi e così via.

Il terzo livello dell’interfaccia si raggiunge solo tramite browser e non abbiamo potuto testarlo. Ci hanno garantito che è molto profondo, ma lo verificheremo solo quando potremo metterci le mani davvero in un ambiente di test reale.

La sicurezza informatica

Nexxt di Fastweb, come abbiamo visto finora, è più di un semplice cambio di router. Grazie all’integrazione con l’assistente vocale si possono fare in maniera semplice un bel po’ di cose che prima sarebbero state ben più complicate da impostare.

A tutto questo, però, bisogna aggiungere il fatto che Fastweb ha annunciato un servizio di sicurezza informatica integrato nel piano internet Nexxt (e non a quelli precedenti) basato su filtro automatico degli IP e URL ritenuti dannosi.

In pratica, tutti quelli che in casa sono connessi a Internet usando la connessione Nexxt non possono stabilire connessioni con IP e URL conosciuti come sistemi di comando e controllo per malware, pagine di phishing o come punti di distribuzione di programmi e script dannosi, senza dover installare nulla sui dispositivi. La protezione è configurabile su due livelli per ogni dispositivo connesso alla rete, con la possibilità di escluderla completamente sui dispositivi che lo richiedono.

Questa iniziativa è particolarmente degna di lode in un momento in cui la sicurezza informatica è importantissima e gli utenti poco esperti non sembra assolutamente in grado di far fronte ai continui attacchi informatici.

Insomma, sulla carta questa connessione è davvero un salto in avanti per un fornitore di servizi internet. Resta da vedere quanto costeranno i piani e quando avremo a disposizione dei prodotti con porte da 2,5 o, meglio, 10Gbps in modo da sfruttare a pieno la connessione anche su installazioni che esulano da quello tipicamente casalingo.