GeForce GTX 970, in pochi scelgono di chiedere un rimborso

Nonostante il grande clamore online i possessori di GTX 970 che stanno chiedendo un rimborso dopo aver scoperto come si comporta la scheda nella gestione della memoria sono un numero esiguo.

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a cura di Manolo De Agostini

La GeForce GTX 970 rischia di essere ricordata più per il caso scoppiato attorno alle sue specifiche e all'uso effettivo dei 4 GB di memoria che per le indubbie prestazioni e il prezzo non troppo elevato, che ne fanno una scheda molto interessante per la maggior parte degli appassionati.

Da quando Nvidia, messa alle strette da alcuni caparbi appassionati, ha illustrato in modo dettagliato che la GTX 970 ha 3,5 GB di memoria "veloci", sfruttati pienamente, e 0,5 GB "più lenti" a cui accede in determinate situazioni di carico (risoluzioni come il 4K e dettagli alti con i giochi odierni) con un leggero impatto sulle potenziali prestazioni, diversi appassionati hanno iniziato una "battaglia" contro l'azienda, fatta di ironia e commenti al vetriolo su siti, forum e social network.

Nvidia GTX 970

Alcuni sono consumatori giustamente arrabbiati per l'errore di comunicazione di alcune specifiche tecniche, non corretto subito dopo la presentazione del prodotto, altri semplici troll che si divertono a mettere zizzania.

Alcuni negozi - Caseking in Germania, Overclockers UK nel Regno Unito e NextHS in Italia - hanno scelto di propria iniziativa di andare incontro ai consumatori che, sentitisi traditi, hanno deciso di restituire la propria GeForce GTX 970 in cambio di una qualche forma di "rimborso". Il numero effettivo di queste persone non è però molto alto, stando a quanto scrive il sito KitGuru, che ha sondato la situazione con alcune sue fonti.

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"Ho sentito che il 5 percento degli acquirenti sta richiedendo un rimborso da parte dei fornitori AIB (add-in-board)", ha dichiarato Jon Peddie, storico analista del settore grafico. KitGuru ha anche contattato negozianti e alcuni partner di Nvidia per avere maggiori dettagli, ma ha ottenuto solamente la conferma che l'ammontare delle GTX 970 restituite è molto basso.

"Secondo alcune stime il tasso delle restituzioni di GTX 970 a causa dei problemi menzionati è tra l'uno e il due percento", scrive il sito. Tra l'altro le GeForce riconsegnate ai produttori o ai negozianti, dopo i necessari test per verificarne il funzionamento, molto probabilmente ritorneranno sul mercato, magari con una riduzione di prezzo che giocoforza farà maggiore pubblicità alla scheda di Nvidia.

GTX 970

Insomma, l'intera vicenda potrebbe finire in qualche modo per fare un danno pari a zero, o al più marginale, a Nvidia e ai suoi partner. Nessuno al momento sa quante GeForce GTX 970 siano state vendute fino a oggi, ma Jon Peddie ha provato a dipingere un quadro.

"Ipotizziamo che Nvidia abbia venduto 2,5 milioni di GeForce GTX 970 e il 5 percento sia stato riconsegnato, si tratta di circa 125 mila schede. È tanto quando il mercato totale delle schede video dedicate toccherà circa 53 milioni di unità nel 2015? […] Suppongo che se gireranno 125 mila GTX 970 a metà prezzo questo avrà un certo impatto sulle vendite di AMD e Nvidia, ma solo per un breve periodo, un trimestre al massimo".

Nvidia non sta trattando la vicenda come un problema che richiede un richiamo, per l'azienda la scheda funziona infatti come da progetto. Infatti diversi possessori del prodotto, anche su Tom's Hardware, affermano di non vedere il comportamento della scheda come un problema, anzi ne sono ampiamente soddisfatti.

Inoltre non tutti i partner e ancora meno i negozianti hanno scelto di andare incontro ai consumatori delusi, facendo desistere o attendere anche chi è interessato alla possibilità di rimborso. Perciò di questo "caso" rimarrà molto probabilmente un grande frastuono e nulla più.