GeForce GTX Titan X, nuovi scatti per la super scheda di Nvidia

In attesa della GTC 2015 di metà marzo, dove apprenderemo tutte le caratteristiche della GTX Titan X, ecco nuove immagini che ci permettono di apprezzare la scheda più da vicino.

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a cura di Manolo De Agostini

La GeForce GTX Titan mostrata alla Game Developers Conference 2015 che si è tenuta nei giorni scorsi a San Francisco sarà svelata pienamente alla GPU Technology Conference che prenderà il via il 17 marzo. In occasione della propria manifestazione dedicata alla grafica e al calcolo generale tramite le GPU, Nvidia dovrebbe anche dare ulteriori informazioni sulla futura roadmap, disquisendo delle caratteristiche dell'architettura Pascal e di ciò che probabilmente arriverà dopo.

GeForce GTX Titan X

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Per l'immediato gli occhi saranno puntati sulla GeForce GTX Titan X che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere basata su una GPU GM200 equipaggiata con 3072 CUDA core, 192 unità texture, 96 ROPs e un bus a 384 bit. Il core grafico, come svelato nei giorni scorsi, conta 8 miliardi di transistor ed è affiancato da ben 12 GB di memoria GDDR5, probabilmente a 7 GHz.

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Non è tuttavia da escludere che la GPU di questa scheda video conti meno unità attive rispetto alla configurazione massima del chip, lasciando a Nvidia la possibilità di presentare una versione ancora più potente in futuro. C'è chi comunque è già pronto a scommettere che il prodotto costerà decisamente più di 1000 euro, probabilmente 1350 euro.

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Nel frattempo sono emerse nuove immagini che permettono di dare alla scheda uno sguardo ancora migliore. Dalle foto si può vedere che il logo Titan non è retroilluminato come si poteva intuire dai rendering pubblicati da Nvidia, bensì è solo inciso. SI può inoltre apprezzare come il prodotto abbia una parte posteriore identica alla GeForce GTX 980 di riferimento.

GeForce GTX Titan X

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La GTX Titan X è sprovvista di piastra posteriore (backplate). La scelta di Nvidia, abbastanza strana, potrebbe essere legata alla dissipazione del calore dei moduli di memoria a doppia faccia. Solitamente il backplate serve a dissipare il calore su un'area più ampia, in modo da evitare punti caldi (hotspot).

GeForce GTX Titan X

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Nvidia per ora non ha spiegato perché non abbia dotato la scheda di backplate, cosa che invece ha fatto per la GTX 980 di riferimento, caratterizzata da meno moduli di memoria (4 GB) e una GPU certamente meno complessa. Vedremo se qualche partner di Nvidia presenterà versioni della scheda dotate di backplate, magari installabile in forma opzionale, oppure no.

GeForce GTX Titan X

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Come si era già potuto apprezzare dalle prime immagini la scheda è dotata di due connettori di alimentazione ausiliari PCI Express, uno a 6 pin (75 watt) e uno a 8 pin (150 watt). La GeForce GTX Titan X ha quindi a disposizione 300 watt di energia, contando anche lo slot PCI Express da cui attinge 75 watt.

La nuova GeForce ha anche due connettori SLI per realizzare configurazioni 3-way e 4-way SLI. Nella parte posteriore sono presenti tre uscite DisplayPort, una HDMI e una DVI. In tema di SLI Nvidia ha dichiarato alla GDC che sta mettendo a punto questa tecnologia per il gaming in realtà virtuale.

GeForce GTX Titan X

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L'azienda ha discusso di alcuni miglioramenti al proprio software VR Direct, con un nuovo supporto alla realtà virtuale per due schede video in SLI e l'Asynchronous Time Warp (ATW). Lo SLI per la realtà virtuale opera in modo diverso da quello classico.

Gigabyte GTX 980 WindForce 3X Gaming Gigabyte GTX 980 WindForce 3X Gaming
EVGA GTX Titan Z EVGA GTX Titan Z
Zotac GeForce GTX TITAN Black Zotac GeForce GTX TITAN Black

Solitamente le configurazioni multi-GPU usano tecnologie di rendering AFR (alternate frame rendering) o SFR (split frame rendering) per comporre le immagini. Nvidia può allocare le immagini singolarmente alle GPU disponibili o può suddividerle in due parti che sono poi calcolate e ricomposte dalle GPU.

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Con il VR SLI gli sviluppatori possono assegnare una singola GPU a ogni occhio per migliorare le prestazioni e soprattutto tenere sotto controllo la latenza. Per quanto riguarda il supporto Asynchronous Time Warp (ATW), stiamo discutendo di una tecnica di rendering a bassa latenza che permette di programmare ed eseguire operazioni di calcolo e visualizzazione indipendentemente dalla coda grafica.

ATW consente di ridurre la latenza percepita intervenendo sull'immagine renderizzata, generando immagini intermedie, basate sull'input del visore o altri parametri. Nvidia ha già distribuito ad alcuni sviluppatori un driver in versione alpha con supporto a VR SLI e ATW.