Con la serie di processori Ryzen 9000G di AMD, che si prepara a debuttare sul mercato, un recente aggiornamento nel database di Gigabyte ha involontariamente rivelato che i nuovi processori APU di AMD saranno compatibili con le schede madri esistenti, aprendo scenari interessanti per gli utenti che desiderano aggiornare i propri sistemi senza sostituire completamente l'hardware di base (come accaduto per i recenti Theardripper). Questa notizia, riportata inizialmente da VideoCardz, rappresenta un'importante conferma per l'ecosistema AM5, dimostrando l'impegno di AMD nel mantenere la compatibilità intergenerazionale.
I processori Ryzen 9000G, conosciuti internamente con il nome in codice "Gorgon Point", si posizioneranno come successori diretti della linea Ryzen 8000G basata su architettura Phoenix, lanciata solo all'inizio del 2024. La compatibilità con le schede madri delle serie 600 e 800 esistenti, seppur previa necessità di un aggiornamento BIOS, rappresenta una strategia particolarmente apprezzabile in un mercato dove spesso l'introduzione di nuove CPU comporta l'acquisto di nuove schede madri.
Gigabyte ha pubblicato inavvertitamente un elenco di moduli di memoria compatibili specificamente per i processori Ryzen 9000G non ancora rilasciati, riferendosi in particolare alla scheda madre B650M GAMING WIFI6E (che potete trovare su Amazon). Questo evento segna la seconda conferma non ufficiale che questi APU saranno installabili nelle schede madri AM5 già in commercio, sebbene AMD non abbia ancora rilasciato alcuna comunicazione ufficiale in merito.
Dal punto di vista tecnico, i nuovi Ryzen 9000G promettono caratteristiche all'avanguardia che combinano potenza di calcolo ed efficienza. Secondo le indiscrezioni, la configurazione di punta dovrebbe offrire fino a 12 core ibridi (4 Zen 5 più 8 Zen 5c) con supporto per 24 thread, rappresentando un significativo passo avanti rispetto alla generazione precedente. La parte grafica integrata dovrebbe basarsi sull'architettura RDNA 3.5 con 16 Unità di Calcolo, posizionando queste APU come soluzioni potenti anche per il gaming entry-level senza necessità di schede grafiche dedicate.
L'intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale in questi nuovi processori, grazie all'inclusione di un NPU (Neural Processing Unit) basato su architettura XDNA 2, capace di fornire tra 50 e 55 TOPS di prestazioni AI. Questa caratteristica potrebbe rendere i Ryzen 9000G candidati ideali per alimentare i primi PC desktop compatibili con Copilot+, l'assistente avanzato di Microsoft basato sull'intelligenza artificiale.
La struttura interna di Gorgon Point prevede diverse varianti (GorgonPoint1, GorgonPoint2 e GorgonPoint3), alcune delle quali potrebbero essere riutilizzate come silicio Krackan Point per segmenti di mercato più economici. A differenza della precedente distinzione tra Phoenix1 e Phoenix2, dove quest'ultimo mancava di NPU, le differenze tra queste varianti sembrano essere più sottili, sollevando interrogativi su come AMD intenda scalare ulteriormente l'architettura Krackan per soddisfare diverse fasce di prezzo.
Per quanto riguarda la tempistica di lancio, i leak indicano un possibile rilascio nel quarto trimestre del 2025, il che significherebbe un'attesa di diversi mesi prima di vedere questi processori sugli scaffali. Tuttavia, la pianificazione di AMD potrebbe subire modifiche in risposta alle dinamiche di mercato e alla concorrenza, in particolare considerando le mosse di Intel nel segmento delle APU.
Le specifiche complete e i prezzi ufficiali rimangono ancora avvolti nel mistero, ma l'inclusione anticipata nel database di compatibilità di Gigabyte suggerisce che lo sviluppo è in fase avanzata. Gli appassionati di hardware e i costruttori di sistemi possono quindi iniziare a pianificare i futuri aggiornamenti, sapendo che le attuali schede madri AM5 saranno compatibili con questa nuova generazione di processori, estendendo così il ciclo di vita dei loro investimenti in piattaforme AMD.