Globalfoundries, clienti in Giappone e Taiwan?

Globalfoundries tratta con clienti di calibro nell'area asiatica. A confermarlo è il CEO Doug Grose.

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a cura di Manolo De Agostini

In un botta e risposta con il sito Digitimes, il CEO di Globalfoundries, Doug Grose, ha parlato dei piani futuri dell'azienda. Chi ci segue giornalmente, sa che lo spin-off delle attività produttive di AMD punta ai 32 nanometri per la fine dell'anno, portandosi in una buona posizione per rispondere alle esigenze del mercato.

Grose ha dichiarato che per il 2009 l'azienda ha intenzione di dare il via "alla seconda fase di ampliamento delle attività produttive a Dresda, nella Fab 38. Abbiamo inoltre intenzione di gettare le basi, a metà anno, per l'impianto nella Luther Forest Technology Campus, nella contea di Saratoga, Stato di New York. Nel frattempo, realizzare una nuova Fab nel territorio nel sud-est asiatico potrebbe essere un'opzione. Il nostro obiettivo è avere una produzione a 32 nanometri entro la fine del 2009, con una capacità combinata di 50000 wafer al mese".

Oltre ad AMD, partner di avventura, Globalfoundries potrebbe ricevere ordini da potenziali clienti in Giappone e Taiwan, con cui sono aperte tutt'oggi delle negoziazioni. Grose ha assicurato che l'azienda cercherà di assicurarsi contratti con aziende di primo piano, badando più al calibro del cliente che al numero.