AMD avrebbe in cantiere una nuova famiglia di schede video conosciute con il nome Volcanic Islands. Basate su un'architettura rinnovata rispetto alle attuali proposte Graphics Core Next - non è chiaro se si chiamerà GCN 2.0 o in altro modo - potrebbero essere le prime soluzioni a 20 nanometri ad arrivare sul mercato, anche se al momento è più probabile che vengano realizzate con processo a 28 nanometri.
L'immagine di un diagramma a blocchi di una delle GPU che dovrebbero far parte di questa famiglia, chiamata "Hawaii", sta già facendo discutere. Si scorgono infatti moduli con unità seriali e parallele, ma al momento non ne conosciamo le rispettive funzioni. Il sito Techpowerup ipotizza che le unità seriali possano essere core x86 o ARM in grado di gestire parte del carico grafico, mentre il modulo delle unità parallele dovrebbe continuare a essere basato su classici core GPGPU.
È necessario prendere tutto con le dovute cautele, perché non c'è nulla di confermato, a partire proprio dal diagramma. L'unica cosa abbastanza sicura è che nel quarto trimestre arriveranno le nuove soluzioni di AMD, dato che è stata la stessa azienda a confermarlo. A queste voci bisogna poi aggiungere le presunte specifiche della GPU Hawaii in questione, che avrebbe 4096 stream processor, 16 core seriali, 4 geometry engine, 256 TMU, 64 ROPs e un bus a 512 bit.
Dovrebbe trattarsi del successore dell'attuale GPU Tahiti, il top di gamma della famiglia Southern Islands. Da stabilire infine il possibile nome commerciale di questa serie, perché AMD ha deciso di adottare la nomenclatura HD 8000 per le schede video dedicate agli OEM - i produttori di PC preassamblati. Non è da escludere quindi che possa avvenire un salto dalla serie Radeon HD 7000 a quella HD 9000.