HP denuncia Oracle, Itanium tra la vita e la morte

La diatriba su Itanium tra HP e Oracle si sposta in tribunale. HP ha denunciato l'azienda di Larry Ellison, colpevole di non aver tenuto fede ai contratti. Oracle ribatte: è tutto falso, Itanium è un progetto morto.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

HP ha denunciato Oracle perché ha deciso di interrompere lo sviluppo di software per la piattaforma Intel Itanium. L'atto, depositato presso la corte della California, richiede che Oracle rispetti i termini dell'accordo vigente con HP, che prevede la realizzazione di software per processori Itanium e il supporto ai clienti esistenti. HP accusa Oracle di aver messo in campo "sforzi mirati per ostacolare la competizione di HP e danneggiare i suoi clienti".

Oracle aveva annunciato a marzo di non avere più intenzione di realizzare software per la piattaforma Intel Itanium. Secondo l'azienda di Larry Ellison il futuro di questi processori ha i giorni contati, poiché il focus di Intel starebbero convergendo sempre più sugli Xeon.

Intel, insieme ad HP, ha tuttavia respinto le affermazioni di Oracle, ribadendo che lo sviluppo di Itanium non terminerà nel breve periodo e sul tavolino ci sono già i progetti per gli anni a venire. A tal proposito si parla di Poulson, un chip Itanium con otto core a 32 nm e in seguito dovrebbe arrivare Kittson.

HP, invece, non ha risparmiato fin da subito parole al veleno, accusando Oracle di aver preso questa decisione per spingere gli utenti verso le proprie soluzioni hardware, ottenute con l'acquisizione di Sun Microsystems. La tesi di HP è che Oracle non possa sottrarsi agli accordi sia perché lo dicono i contratti, ma soprattutto per un dovere morale verso le diverse aziende che hanno effettuato investimenti multi-milionari su Itanium e i software Oracle.

"La compatibilità con il software è materia di considerazione in una decisione di acquisto. Oracle ha abbandonato quell'approccio e ha reso evidente che non sarà più governata per fare gli interessi dei clienti, rispettare una partnership, o mantenere fede ai suoi impegni contrattuali".

Secondo HP, quando alcuni clienti si sono lamentati con Oracle per la presenza di bug nei suoi software, l'azienda si è rifiutata di risolverli, consigliando di passare alla versione successiva del software, che però non è compatibile con i server Itanium. A questa richiesta Oracle avrebbe abbinato un'offerta molto allettante, offrendo il passaggio gratuito ai server Sun.

Accuse pesanti, non c'è che dire, a cui Oracle ha risposto con un comunicato stampa in cui ha dichiarato che le affermazioni di HP sono false. "L'unica cosa vera è che HP ha chiesto esplicitamente a Oracle di garantire supporto continuativo a Itanium; Oracle si è rifiutata e la garanzia del supporto alle soluzioni Itanium è stata cancellata dall'accordo finale firmato tra le parti".

"Nel settembre 2010, HP ha chiesto Oracle di impegnarsi a lungo termine per supportare Itanium. In quel momento Oracle non sapeva che c'era un piano in atto per porre fine alla vita del processore Itanium, e non ne è stata a conoscenza fino al marzo 2011. Siamo convinti che HP ci abbia chiesto espressamente di garantire supporto a lungo termine nel settembre 2010 perché già sapeva tutto sui piani di Intel, e HP era preoccupata di ciò che sarebbe successo quando Oracle lo avesse saputo".

"Quello che sappiamo per certo è che HP sa bene che Intel ha intenzione di mettere fine alla vita del microprocessore Itanium. Pur sapendo questo, HP ha fatto numerose affermazioni pubbliche nel tentativo di fuorviare e ingannare i clienti e gli azionisti, inducendoli a credere che i piani sulla fine della vita Itanium non esistano. Ma ci sono. Questo piano sarà svelato in tribunale, dato che HP ha depositato questa causa assolutamente dannosa e senza merito contro Oracle".