HP senza pietà, blocca le cartucce compatibili e fa infuriare i clienti

I proprietari di stampanti sono in causa contro HP per l'obbligo di utilizzare solo inchiostro di marca, contestando il monopolio e i prezzi elevati.

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a cura di Giulia Di Venere

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Che HP non condivida l'utilizzo di cartucce non originali sulle proprie stampanti non è una novità, e negli ultimi giorni i proprietari di stampanti hanno nuovamente accusato HP di approfittare dei clienti per tamponare i costi irrecuperabili. La disputa è scaturita dopo che HP ha cercato di archiviare la causa presentata a gennaio dagli utenti, i quali sostengono di non avere mai accettato di utilizzare esclusivamente inchiostro HP per le stampanti del marchio.

Gli avvocati che rappresentano la parte lesa hanno risposto in un tribunale dell'Illinois, contestando la mossa di HP e sostenendo che l'azienda avrebbe violato diverse leggi anticoncorrenziali, con i proprietari di stampanti che sostengono che HP avrebbe monopolizzato il mercato post-vendita di cartucce d'inchiostro.

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La causa, avviata all'inizio dell'anno e ancora in corso, è stata provocata da un aggiornamento del firmware rilasciato da HP tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023. Questo aggiornamento avrebbe disabilitato le stampanti se fossero state utilizzate cartucce di ricambio non a marchio HP. I querelanti richiedono un risarcimento danni che includa il costo delle cartucce di terze parti diventate inutilizzabili e un'ingiunzione per disattivare la parte del firmware che impedisce l'uso di inchiostro non HP.

HP sostiene di aver fatto tutto il possibile per informare i clienti sull'uso delle cartucce con chip di sicurezza HP. L'azienda ha affermato che le misure di "sicurezza dinamica" sono volte a impedire l'uso di cartucce contraffatte o clonate. Tuttavia, l'accusa afferma che tali misure limitano la scelta dei consumatori e li costringono a utilizzare esclusivamente inchiostro HP, a prezzi che alcuni ritengono esorbitanti.

HP ha dichiarato che i proprietari delle stampanti non possono richiedere un risarcimento per sovrapprezzi, citando leggi federali antitrust che consentono ai consumatori di citare in giudizio il produttore solo per ottenere un provvedimento ingiuntivo, ma non per recuperare perdite finanziarie.